Lavoratori con 1.300 euro di stipendio al mese rasentano la povertà

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Uno studio del rapporto sui salari dell’Isrf Lab che è stato elaborato da Agostino Megale segretario generale della Fisac Cgil ha evidenziato che lo stipendio dei lavoratori italiani rasenta la povertà.

Infatti la maggior parte dei dipendenti prende l mese poco più di 1.300 euro.

Ma il risultato sconvolgente non termina qui infatti ci sono qualcosa come 7 milioni di nuovi assunti soprattutto neo laureati o diplomati che prendono poco più di 1000 euro.

Il rapporto ha esaminato anche la pressione fiscale sugli stipendi che se fosse rimasta la stessa degli anni 80 poco ora lo stipendio medio mensile era all’incirca di 300 euro mensili in più con uno stipendio un po’ più dignitoso di 1.600 euro con un reddito annuo superiore di 3.600 euro.

Il paragone poi diventa impietoso con i colleghi tedeschi come spiega lo stesso Agostino Megale  che ha curato lo studio ha così commentato i risultati: “Il paragone  coi  lavoratori tedeschi è veramente crudele e ci fa capire quanto la classe politica se ne stia infischiando di problemi seri. Si pensi che un lavoratore tedesco, in un anno, guadagna 6000 euro in più rispetto a uno italiano. I più pregiudicati, nel Belpaese, sono i giovani. Megale evidenzia che  un ragazzo degli anni ’70 percepiva mediamente il 10% in più rispetto alla media nazionale; oggi incassa il 12% in meno”.

Lo studio ha anche raffrontato lo stipendio di un manager rispetto ad un lavoratore che è superiore a 250 volte a quello del dipendente che per percepire il reddito annuo di un top manager deve lavorare più di due secoli una sproporzione assurda tendendo conto che 40 anni fa nel 1970 il rapporto tra uno stipendio di un manager con quello di un lavoratore era superiore di 20 volti.

Gli studi della Cgil saranno presentati domani 15 settembre alla festa nazionale dell’unità che si  sta svolgendo a Bologna.