Bimbi in moschea, bufera politica, l’Europarlamentare Cisint contro la scuola, “In ginocchio verso la Mecca, è sottomissione”
Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega, attacca duramente dopo la visita al centro islamico Emanet: “Terrificante, ritiro immediato se fosse toccato ai miei figli”.
Cisint contro la scuola: “In ginocchio verso la Mecca, è sottomissione”
La foto dei bambini inginocchiati all’interno della moschea del Centro Islamico Emanet di Susegana, rivolti verso la Mecca, ha scatenato reazioni indignate da più fronti. Tra le più dure, quella dell’europarlamentare della Lega Anna Maria Cisint, che definisce l’episodio “agghiacciante”.
«Io sono madre di figli ormai grandi. Ma le confesso che, se fossi stata la genitrice di uno di quei bimbi fatti inginocchiare dentro la moschea, rivolti verso la Mecca, avrei immediatamente dato mandato per il ritiro da quella scuola», ha dichiarato la parlamentare. Per Cisint, l’intera vicenda “ha un solo aspetto positivo: il Paese finalmente si è svegliato e si è indignato davanti a un simile, terrificante spettacolo”.
L’esponente leghista ha posto dubbi anche sulla regolarità del centro islamico: «Sarei curiosa di sapere se si tratta di una moschea regolare o abusiva. In ogni caso, si è trattato di una scelta dettata dalla volontà di sottomettersi, dall’accettazione della Sharia. È gravissimo. Mi chiedo: ma il direttore di questa scuola non ha nulla da dire? E i genitori erano stati informati correttamente di cosa avrebbero dovuto fare i propri figli?».
“La Chiesa sottovaluta l’Islam, il problema è culturale”
Cisint non risparmia nemmeno la Chiesa, stupita ma non sorpresa che l’iniziativa sia partita da una scuola cattolica: «Purtroppo no. Perché anche all’interno della Chiesa c’è stata fino ad oggi una sottovalutazione del problema Islam. Anche le forze politiche, tranne rarissimi casi, hanno mal stimato questa autentica emergenza».
Secondo la deputata europea, “in certe zone si stanno sviluppando, all’interno di appartamenti privati, vere e proprie scuole coraniche. Dobbiamo intervenire, altrimenti sarà la fine dell’Occidente”. E aggiunge: “Sono anni che studio queste tematiche, ne parlo e vengo spesso erroneamente tacciata di essere una razzista. Questo episodio ha aperto gli occhi a tanti”.
“Lavaggio del cervello ai nostri figli, serve chiarezza”
L’europarlamentare boccia con fermezza anche le spiegazioni degli organizzatori, secondo i quali la preghiera sarebbe stata una “supplica per la pace”. Per Cisint, si tratta di un tentativo pericoloso di condizionamento: «La verità è che si vuole, più semplicemente, fare un autentico lavaggio del cervello ai nostri figli. Far credere loro che solo gli islamici abbiano tradizioni e religiosità. Andrebbero ricordate, al contrario, le nostre radici cristiane».
Cisint ha infine annunciato l’intenzione di seguire da vicino l’evoluzione della vicenda: «Assolutamente sì. Voglio scrivere sia al sindaco che al direttore della scuola, per capire se si sia trattato di una scelta condivisa o di una presa di posizione delle maestre. Si tratta di un messaggio sbagliato e va fatto capire che certe situazioni non possono e non debbano assolutamente ripetersi».