Marco Liorni decide di svelare per la prima volta: “Cristina Parodi? Ecco cosa mi ha fatto”
Marco Liorni, futuro conduttore di “L’Eredità” su Rai 1, riflette sulla sua carriera e svela cosa gli ha fatto Cristina Parodi
Marco Liorni, il nuovo conduttore del programma “L’Eredità” di Rai 1, ha tracciato un percorso della sua vita professionale e personale in un’intervista con il Corriere della Sera. Dopo aver iniziato come fonico e speaker in radio, ha lavorato come montatore e inviato per Verissimo su Mediaset. Liorni attribuisce a Cristina Parodi un ruolo cruciale nel suo successo professionale. “Cristina Parodi in attesa della figlia. Si è dovuta assentare per qualche mese e nessuno voleva condurre Verissimo per così poco tempo. Era il ’97. Io l’anno prima ero l’inviato e così Giorgio Gori e Gregorio Paolini mi hanno scelto per la supplenza,” ha ricordato Liorni. Ha anche condiviso le difficoltà incontrate dopo il suo periodo in “Grande Fratello”, che lo hanno portato a una pausa di quattro anni dalla televisione.
Emozioni e vita privata
Liorni ha condiviso un momento emotivo significativo: il suo pianto dopo l’ultima puntata di “Reazione a Catena”. “Nello studio di Reazione a Catena per l’ultima puntata,” ha detto Liorni. “Non c’era nessuno, tutti via: tecnici, pubblico, squadre, autori. Le luci spente, solo neon accesi e qualche carta per terra. Mi è passato davanti un pezzo di vita, sono stati cinque anni intensi. Ho pianto come una fontana, è stato liberatorio”. Inoltre, ha parlato del suo rapporto con la moglie Giovanna Astolfi, sposata nel 2014, sottolineando l’importanza della sincerità e della fiducia nel loro matrimonio.
Considerazioni sul caso Pino Insegno e aspirazioni future
Riguardo al caso di Pino Insegno, che lo sostituirà in “Reazione a Catena“, Liorni ha espresso la sua incertezza su eventuali manovre dietro le quinte ma ha espresso onore per l’opportunità di condurre “L’Eredità”. Ha anche condiviso il suo interesse per la politica, specificando un’aspirazione futura di partecipare al Parlamento Europeo, preferendo questo alla politica nazionale o locale per il suo impatto e la visione sul futuro.