Trovata neonata nella culla termica di una Chiesa a Bari
Una neonata è comparsa nella culla termica di una chiesa a Bari. Il parroco ha ricevuto l’avviso tramite un sensore, e la neonata è in buona salute.
Nella mattina di oggi, 23 dicembre, la parrocchia di San Giovanni Battista a Bari ha vissuto un momento insolito. Il parroco don Antonio Ruccia ha ricevuto un segnale sul suo cellulare, indicante che qualcuno aveva lasciato un neonato nella culla termica della chiesa. Questo spazio protetto, destinato all’affidamento di neonati da parte di genitori in difficoltà, ha permesso il ritrovamento sicuro della bambina.
Don Ruccia ha immediatamente attivato il protocollo previsto per questi casi, che includeva l’invio di un’ambulanza e la notifica al primario di Neonatologia del Policlinico di Bari, Nicola Laforgia. Questa procedura, in vigore dal 2016, assicura che i neonati ricevano tempestivamente le cure necessarie.
La neonata è in buona salute
La neonata, fortunatamente, era in buona salute e non aveva bisogno di cure mediche urgenti. La chiamata tempestiva all’ambulanza e l’intervento dei professionisti medici hanno garantito la sua sicurezza e benessere. Il primario Laforgia, giunto sul posto, ha confermato il buono stato di salute della bambina.
La piccola, senza alcun messaggio ad accompagnarla, rappresenta il secondo caso di questo tipo nella parrocchia di San Giovanni Battista. Nell’estate del 2020, infatti, un altro bambino era stato lasciato nella stessa culla termica, un gesto che dimostra la fiducia nei confronti di questa istituzione protettiva.
Nessun messaggio trovato
La mancanza di un messaggio con la neonata ha sollevato interrogativi sulla storia e sulle circostanze che hanno portato alla sua apparizione nella culla termica. Questo gesto, pur rappresentando una scelta difficile per il genitore, sottolinea l’importanza di questi spazi protetti che offrono una soluzione sicura e anonima per chi non può o non vuole tenere il proprio bambino.
Don Ruccia, insieme alla comunità, ha espresso la sua determinazione a continuare a fornire questo servizio essenziale, assicurando che ogni bambino lasciato nella culla termica riceva tutte le cure e l’attenzione necessarie. La chiesa, attraverso questi atti di accoglienza, conferma il suo impegno verso le famiglie e i bambini in difficoltà.