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Nuova inchiesta su corruzione elettorale a Bari: Sindaco di Triggiano e Sandro Cataldo ai domiciliari, perquisita l’assessore regionale Anita Maurodinoia

Una nuova indagine della Procura di Bari ha portato all’arresto di dieci persone, di cui il sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli, e Sandro Cataldo, marito dell’assessore regionale Anita Maurodinoia, entrambi posti ai domiciliari

L’inchiesta riguarda presunte irregolarità nelle elezioni a Triggiano, Grumo e nelle elezioni comunali di Bari, coinvolgendo membri della lista politica “Sud al Centro”. Cataldo, noto per essere un punto di riferimento del centrosinistra, è stato definito il “deus ex machina” di un sistema per la corruzione elettorale. Il GIP Paola De Santis ha disposto le misure cautelari, coordinate dal procuratore aggiunto Alessio Coccioli.

Coinvolgimento politico e scambi illeciti

Tra gli arrestati vi è anche Armando De Francesco, consigliere circoscrizionale di Bari, legato a Cataldo e appartenente alla lista “Sud al Centro”. La moglie e il figlio del sindaco di Triggiano sono stati sottoposti al divieto di dimora. Si sospetta che un sistema di corruzione simile fosse già stato utilizzato per le elezioni a Grumo Appula nel settembre 2020. Le indagini hanno rivelato un presunto schema di acquisto dei voti per 50 euro a favore del sindaco Donatelli.

Frammenti di documenti compromettenti e reati elettorali

L’indagine ha avuto inizio con il ritrovamento, nel 2021, di frammenti di documenti d’identità e codici fiscali di cittadini triggianesi, suggerendo un’attività di corruzione elettorale orchestrata dal gruppo guidato da Cataldo. Si ritiene che Carlo De Giosa, consigliere eletto nel 2019 al Primo Municipio di Bari, avesse pagato 25 euro a voto. Entrambi sono stati affiliati a “Sud al Centro”, partito che ha ottenuto un considerevole sostegno elettorale nelle precedenti elezioni comunali e regionali.