Natisone, continuano le ricerche dei tre ragazzi dipsersi, travolti dalla piena del fiume, individuato segnale di uno dei cellulari

La tragica vicenda dei tre giovani dispersi nel Natisone: una ricostruzione degli eventi

La conca e le bizze del Natisone

La zona del Natisone è caratterizzata da numerosi avvallamenti creati dalle piene del passato, che rappresentano insidie per chi non le conosce bene. La stradina che scende verso il fiume si abbassa notevolmente in alcuni punti, per poi risalire verso una collinetta. È proprio su questa collinetta che i tre ragazzi avevano deciso di fermarsi, ignari del pericolo imminente. Secondo i residenti di Premariacco, il fiume Natisone può essere estremamente imprevedibile. Purtroppo, in pochi minuti, la conca in cui si trovavano si è riempita d’acqua e la corrente è diventata impetuosa, rendendo impossibile attraversarla. “Le due ragazze e il giovane hanno chiamato e aspettato i soccorsi, ma il livello dell’acqua si è innalzato in maniera eccezionale prima che i vigili del fuoco potessero approntare un sistema per agganciarli”, spiega un residente.

L’imprevedibilità del fiume e l’intervento dei soccorritori

Il fiume Natisone è notoriamente difficile da prevedere e può diventare pericoloso in pochissimo tempo. Poco più a valle, l’acqua raggiunge una profondità di 15 metri anche in condizioni normali, con correnti e mulinelli che possono trascinare sul fondo. I tre ragazzi, ignari del pericolo, avevano sceso nel greto del fiume per fare delle fotografie senza alcun segno di avvertimento di quanto sarebbe accaduto. La mattina dell’incidente, l’accesso era sgombro e l’acqua scorreva calma solo sul lato opposto a dove si trovavano. Tuttavia, il rapido innalzamento del livello dell’acqua ha preso alla sprovvista i giovani e i soccorritori. Il fiume è diventato impetuoso prima che i vigili del fuoco potessero intervenire adeguatamente.

Ricerche e speranze legate al segnale del cellulare

Le ricerche sono ancora in corso per trovare i tre giovani dispersi nel fiume. Uno dei droni della Protezione civile ha intercettato il segnale di uno dei cellulari dei ragazzi dispersi, permettendo ai soccorritori di concentrare gli sforzi in quella specifica area. Tuttavia, non è certo che il cellulare sia rimasto con il suo proprietario nel tentativo disperato di sottrarsi alla piena. I soccorritori, coadiuvati dall’elicottero Drago dei vigili del fuoco, stanno esplorando ogni possibile area per trovare i ragazzi. Al momento, la loro sorte rimane incerta, e le ricerche proseguono con la speranza di un esito positivo.