Consulta tutto da rifare no della Sandulli a candidatura proposta da Renzi

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Si era mosso Matteo Renzi in persona per cercare di sboccare lo stallo dell’elezioni dei due membri esterni alla Consulta proponendo Maria Alessandra Sandulli, noto giurista e titolare della cattedra di Diritto Amministrativo all’Università degli Studi di Roma III e Silvana Sciarra esperta in Diritto del Lavoro e docente università alla Luis di Firenze.

Due nomi di assoluto spessore che potevano finalmente decretare la parola fine sul problema della nomina dei due giudici esterni alla Corte Costituzionale da parte del parlamento.

Ma oggi la doccia fredda per Matteo Renzi, Maria Alessandra Sandulli ha deciso di non accettare la candidatura.


Il noto avvocato ha reso noto il suo rifiuto con il seguente comunicato stampa:  “Considero un onore essere stata indicata per il prestigioso incarico di Giudice della Corte costituzionale , un segno importante in una vita dedicata alla legge e alla giustizia nel solco dell’eredità di mio padre e della mia tradizione familiare. Tuttavia, nel contesto che si è venuto a creare, con l’animo sereno dello studioso che ha sempre manifestato le proprie opinioni in piena indipendenza, ritengo opportuno non confermare la mia disponibilità ad accettare la candidatura propostami”.

Sembra che la clamorosa decisione di Maria Alessandra Sandulli di non accettare la candidatura  sia scaturita per alcune perplessità sul suo nome da parte di alcuni esponenti di spicco sia di Forza Italia che del Nuovo Centrodestra.

Le perplessità sul nome della Sandulli da parte di componenti di Forza Italia derivano dal fatto che il noto avvocato nel 2005 firmò una petizione contro la riforma della giustizia presentata dal governo del centrodestra.

Maurizio Gasparri ha postato il seguente tweet sulla rinuncia alla candidatura della Sandulli:  “Bene che Sandulli -candidata da chi?- prenda atto che non può avere per la Corte i voti di chi aveva disprezzato. Archiviata!”