Anomalia di un gene diminuisce i rischi dell’infarto

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Ci sono dei difetti dell’essere umano che provocano non pochi problemi.

Altre anomalie, presenti nell’uomo, possono essere importantissime ed impedire l’insorgenza di patologie molto diffuse e pericolosissime.

Il team di medici della “Washington University di St. Louis” ha verificato che una deformazione del gene NPC1L1 può diminuire le possibilità per l’uomo di essere colpito da infarto.

L’anomalia del gene NPC1L1 crea una proteina in grado di ridurre significativamente la presenza del colesterolo cattivo nel sangue dell’uomo.


I ricercatori americani hanno asserito che questo particolarissimo processo, determinato dalla deformazione del gene NPC1L1, riesce a diminuire del 50% la possibilità che un essere umano venga colpito da un infarto.

Secondo i risultati del recente studio del team di ricercatori della “Washington University di St. Louis” è appurato che il paziente che ha l’anomalia del gene NPC1L1 può mangiare di tutto senza che ci sia il problema che accumuli grassi.

L’anomalia del gene  NPC1L1, generando la proteina che assorbe il colesterolo, è in grado di pulire le vene del paziente dal grasso presente determinando notevoli benefici per il cuore.

La deformazione del gene NPC1L1 consente di diminuire la presenza del colesterolo nel nostro corpo del 10%.

Diminuzione significativa che si potrebbe ottenere solo con l’uso di opportuni farmaci.

Gli studiosi della “Washington University di St. Louis” hanno verificato che l’anomalia del gene NPC1L1 non è molto frequente nell’essere umano ed è presente in un paziente su 650.