“La Gabanelli è una tr…” Marco Monari ex capogruppo Pd regione Emilia si autosospende

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Andrea Defranceschi nel 2012 era consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle in Emilia Romagna.

In quell’anno scoppiò l’inchiesta sulle “spese pazze” di alcuni consiglieri regionali emiliani conclusasi con l’avviso di garanzia per 42 di essi.

Il consigliere regionale del M5S registrava, all’insaputa dei suoi colleghi,  tutte le discussioni che avvenivano tra loro.

Nel 2012 il capogruppo del Partito Democratico alla regione Emilia Romagna era Marco Monari.

Proprio il dirigente del Pd è stato oggetto della registrazione da parte dell’esponente del M5S di un suo lungo discorso.


Marco Monari aveva molto da ridire contro la categoria dei giornalisti: “Quelle teste di m… che sono qua sotto, che sono i servi della gleba di un’altra casta molto più potente della nostra. Ma loro non lo sanno, sono pagati in nero, 8 euro a pezzo… darebbero via le chiappe pur di firmare perché pensano giustamente ad una prospettiva di carriera, sono giovani…e li strumentalizzano. Loro non capiscono”.

Il capogruppo del Pd aveva nel mirino in modo particolare la famosa conduttrice di Reporter,  Milena Gabanelli, che durante una delle tante registrazioni da Marco Monari fu definita così: “Io guardare Report? con quella tr… della Gabanelli! Appena la vedo mi viene l’orchite”.

Le registrazioni del consigliere Andrea De Franceschi sono state rese pubbliche solo lo scorso fine settimana ed hanno provocato un mare di polemiche, a pochi giorni dalla votazioni, che eleggeranno il nuovo consiglio regionale della regione Emilia Romagna.

Il giudice, Valter Giovannini, che conduce le indagini sulle “spese pazze” del consiglio regionale emiliano ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sulle registrazioni pubblicate:“È un elemento documentale come tanti altri acquisiti durante l’indagine e posto a disposizione degli indagati e dei loro difensori”.

Marco Monari oggi ha deciso di autosospendersi dal Partito Democratico:   “Mi sospendo dal partito, per il bene del Pd”.

Questo nuovo scandalo rende ancora più incerte le votazioni della nuova giunta e del Presidente della regione Emilia Romagna che avverranno il prossimo  23 novembre.