Caos treni, la Schlein all’attacco: “Salvini il peggior ministro della storia”, la difesa della Lega “Lavora 14 ore al giorno”
Una nuova giornata di disagi per i passeggeri in treno riaccende il dibattito sulla gestione di Matteo Salvini al ministero dei Trasporti. Dure critiche dalle opposizioni, mentre la Lega e il Mit difendono il loro operato.
Una giornata nera per i trasporti
Il caos ferroviario iniziato da un guasto alla linea elettrica a Milano si è rapidamente esteso a diverse zone d’Italia, causando ritardi, cancellazioni e la rabbia di migliaia di pendolari. Le opposizioni, guidate da Elly Schlein, Giuseppe Conte e Angelo Bonelli, non hanno perso tempo ad attaccare il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, definendolo “il peggior ministro dei Trasporti della storia”.
“L’unico spostamento che interessa a Salvini è il suo, dal ministero dei Trasporti al Viminale,” ha affermato Schlein, che ha accusato il leader leghista di essere concentrato su giochi di potere piuttosto che sui problemi dei cittadini. Il Pd ha annunciato un’interrogazione parlamentare sull’accaduto.
Conte e Renzi: critiche affilate
Anche il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha puntato il dito contro Salvini, accusandolo di ignorare i problemi reali: “Il ministro sembra più interessato ai satelliti di Musk che alle nostre stazioni ferroviarie,” ha scritto sui social. Matteo Renzi, rimasto vittima dei ritardi mentre viaggiava in treno, ha ironizzato: “Cara Giorgia, trovagli un altro ministero. Ridiamo la libertà ai pendolari.”
La difesa della Lega e del Mit
A difendere Salvini sono stati sia il ministero dei Trasporti che i senatori leghisti. Il Mit ha attribuito i problemi a “decenni di mancati investimenti” e ha rivendicato l’attivazione di 1.200 cantieri e l’aumento dei passeggeri nel 2024. Il vicesegretario leghista Andrea Crippa ha definito le critiche “pretestuose”, sottolineando che “Salvini lavora 14 ore al giorno” per migliorare le infrastrutture.
“Tutti i disservizi sono il risultato di un’eredità disastrosa lasciata da chi oggi si permette di criticare,” ha dichiarato la Lega, respingendo le accuse come attacchi strumentali e politici.
Un dibattito acceso
Le critiche e le difese si inseriscono in un clima politico sempre più teso, con il Ponte sullo Stretto e i ritardi infrastrutturali che continuano a dividere. Mentre i passeggeri chiedono soluzioni rapide, il governo rivendica che il cambiamento richiede tempo, lasciando però aperto il dibattito su come affrontare l’emergenza trasporti in Italia.