Ilaria Salis esulta per la decisione sui migranti in Albania: “Terzo schiaffo al governo! Migranti benvenuti, Meloni a casa!”
Ilaria Salis, europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, non ha perso tempo nel commentare la recente decisione della Corte d’Appello di Roma, che ha sospeso la convalida del trattenimento di 43 migranti nel centro di Gjader in Albania. La sentenza arriva dopo un rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con la Corte che ha sottolineato i contrasti interpretativi relativi alla Direttiva 2013/32/UE e alla gerarchia tra diritto nazionale e diritto dell’Unione Europea.
La reazione di Ilaria Salis
Con un post su X (ex Twitter), Salis ha festeggiato quello che definisce un “terzo schiaffo al governo”, in riferimento alla mancata convalida del trattenimento dei migranti. L’europarlamentare ha commentato con toni decisi: “Operazione Albania, terzo schiaffo al governo. Dopo lo scandalo del torturatore liberato, un’altra figuraccia sulla pelle dei migranti. Ancora una volta mettono in imbarazzo l’Italia davanti al mondo intero”. Salis ha anche attaccato la premier Giorgia Meloni, concludendo il suo post con un netto “Meloni go home!” e un invito a “Liberi tutti! Migrants welcome!” esprimendo il suo sostegno nei confronti dei migranti trattenuti.
La sentenza della Corte d’Appello di Roma
La decisione della Corte d’Appello riguarda un gruppo di migranti provenienti principalmente da Egitto e Bangladesh, detenuti nel centro albanese di Gjader. La Corte ha preso atto dei contrasti interpretativi riguardo la normativa europea e nazionale, ed è per questo che ha deciso di rinviare la questione alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ritenendo necessaria una valutazione a livello europeo per garantire l’applicazione uniforme delle normative sull’asilo e la protezione internazionale.
Le implicazioni politiche
Il caso ha sollevato numerose polemiche, con il governo italiano che ha criticato la decisione giudiziaria, accusando i magistrati di ostacolare le politiche migratorie dell’esecutivo. La decisione ha anche creato un contrasto tra la politica di Giorgia Meloni e le posizioni di Salis e di altre forze politiche favorevoli a un trattamento più umano e giuridicamente coerente per i migranti.
La vicenda continua a rimanere un tema caldo nella politica italiana, con la destra che difende le proprie politiche di controllo migratorio e la sinistra che, come Salis, critica le scelte del governo, chiedendo maggiore rispetto per i diritti dei migranti e una politica più equa e conforme ai principi europei.