Mancinismo: scoperto il gene che determina con quale mano scrivere

Mancinismo: scoperto il gene che determina con quale mano scrivere

Accade prima ancora di nascere la definizione del mancinismo.

Questo è quanto si evince da uno studio effettuato dalla University of St. Andrews in Gran Bretagna che individua in un gene chiamato PCSK6 il responsabile prenatale del nostro futuro utilizzo della mano destra o di quella sinistra.

Questa non è una facoltà che possiamo determinare volutamente ma che appare già insita grazie a questo gene che opera nella fase embrionale “impostando” le posizioni di vari organi del corpo sul lato destro o sinistro ed un suo difetto può stravolgere il posizionamento degli organi; può infatti accadere in rari casi che il cuore si trovi a destra piuttosto che a sinistra o il fegato sul lato contrario.

La dottoressa italiana Silvia Paracchini che da anni vive in Inghilterra ha studiato la tendenza comportamentale di usare la sinistra come mano preferita, imputandola al famoso gene PCSK6 e non a stranezze non meglio identificate; è dunque merito di un lavoro frutto di una mente italiana la scoperta di un gene che determina l’uso preferito di una mano: per questo progetto,  sono state analizzate 700 persone mancine e messe a confronto con 2.000 che riuscivano ad avere un controllo di entrambe le mani.

Secondo l’analisi effettuata dalla ricercatrice piemontese il malfunzionamento di questo gene può determinare la necessità per alcuni di scrivere con la mano sinistra; i volontari esaminati sono stati catalogati fra destri e mancini e successivamente  si è passati ad una fase successiva del test che prevedeva la verifica della manualità degli esaminati più abili con l’una o con l’altra mano.

Così si è giunti alla conclusione che i mancini possedevano il gene PCSK6 in attività insieme ad un altro gene di nome Nodal.

Chiaramente lo studio è ancora ad una fase primordiale e restano da svelare tanti misteri fra cui quello che riguarda alcune coppie di gemelli identici nelle quali uno è mancino e l’altro no; la strada è ancora lunga e c’è tanto da approfondire per dare un nome scientifico a questo fenomeno tanto spesso travisato o attribuito  a demoniache influenze.

Quello che al momento è dato di sapere è che durante le prime settimane di sviluppo dell’embrione, talvolta il gene PCSK6 entra in azione e attiva un altro gene dal nome Nodal; è probabilmente questo processo a determinare in questa fase primordiale una predisposizione all’utilizzo di una mano piuttosto che di un’altra anche se questo è solo un punto di partenza verso una coperta che prevederà ulteriori approfondimenti.