Roma, medico aggredisce colleghi al Gemelli: “Vi farò uccidere dalla ‘ndrangheta”
Un medico di Vibo Valentia ha minacciato e aggredito i colleghi al Policlinico Gemelli di Roma. Arrestato dopo aver opposto resistenza anche alla polizia.
Minacce e aggressioni al Policlinico Gemelli
Un grave episodio di violenza si è verificato nei giorni scorsi al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, dove un medico 32enne ha aggredito alcuni colleghi, minacciandoli di morte e vantando presunti legami con la ‘ndrangheta.
Il medico, proveniente da Vibo Valentia, era giunto nella capitale a bordo di un’ambulanza privata per accompagnare un paziente che necessitava di cure specialistiche. Inizialmente, il confronto con i sanitari del Gemelli sembrava svolgersi senza problemi, ma la situazione è presto degenerata.
Escandescenze e arresto
Secondo quanto ricostruito, il dottore avrebbe manifestato insoddisfazione per l’accoglienza riservata al paziente, scatenando una violenta reazione nei confronti dei colleghi. Dalle proteste si è passati alle minacce:
“Vi farò uccidere tutti, conosco i boss della zona”, avrebbe urlato il medico, costringendo alcuni operatori sanitari a rifugiarsi in una stanza per evitare l’aggressione.
All’arrivo della polizia, l’uomo ha cercato di scagliarsi anche contro un agente, venendo bloccato e arrestato. Portato negli uffici delle forze dell’ordine, ha continuato a dare in escandescenze, arrivando persino a urinare contro un muro e a danneggiare gli arredi.
L’arresto e l’udienza in tribunale
Comparso davanti al giudice, il medico ha ammesso di aver “esagerato”, chiedendo scusa per il suo comportamento. Nonostante le dichiarazioni, il giudice ha convalidato l’arresto, imputandogli i reati di resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.
L’episodio si inserisce in un quadro sempre più allarmante di violenze ai danni del personale sanitario, che continua a subire aggressioni sia da pazienti che da individui esterni al sistema ospedaliero.