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“Un giorno da Pecora”, Mogol elogia Giorgia Meloni, “Dobbiamo essere orgogliosi di lei”

Mogol, il celebre paroliere italiano, ha rilasciato un’intervista a “Un giorno da pecora” su Rai Radio1, durante la quale ha espresso la sua stima per la premier Giorgia Meloni, dichiarando:

“Dobbiamo essere orgogliosi di lei, ha conquistato le simpatie di tutti a livello internazionale, sicuramente la stimo molto.”

Parole che confermano la considerazione positiva del compositore nei confronti dell’attuale Presidente del Consiglio.

Le critiche a Sanremo e il commento su Giorgia (la cantante)

Mogol ha rivelato di non aver seguito il Festival di Sanremo 2025, preferendo guardare la Juventus in Champions League. Tuttavia, ha ascoltato la canzone di Simone Cristicchi, definendola molto bella e respingendo le critiche sulla sua natura personale:

“Le critiche sull’essere troppo personale sono tutte stupidaggini.”

Inaspettato, invece, il suo commento sulla cantante Giorgia, che ha chiuso fuori dal podio della kermesse:

“A lei offrirei volentieri, gratuitamente, un corso da noi. Ha una voce fantastica, ma canta come si cantava trent’anni fa. Usa troppo la voce. Che, per carità, è bellissima, ma la usa come si faceva in passato. La voce deve essere credibile per quello che dice, è la credibilità che riesce ad emozionare.”

Un’osservazione che ha sorpreso molti, considerando il rispetto e l’ammirazione che la cantante gode nell’ambiente musicale.

Sanremo: tra spettacolo e provocazioni

Mogol ha poi espresso la sua opinione sull’evoluzione del Festival, criticando l’uso di momenti provocatori per attrarre ascolti:

“Io credo che avere delle canzoni di livello sia l’unico modo per aumentare il livello culturale. In passato si è toccato la vetta perché due uomini si sono baciati oppure uno ha distrutto i fiori.”

Chiaro il riferimento alle polemiche legate alle esibizioni di Rosa Chemical con Fedez e alla distruzione dei fiori da parte di Blanco nelle edizioni precedenti.

“Noi non dobbiamo fare queste cose per aumentare l’ascolto, l’ascolto deve salire per il valore delle canzoni, non perché uno si alza e fa la pipì sul palco.”

Infine, alla domanda se gli piacerebbe dirigere il Festival, Mogol ha risposto seccamente:

“No, non mi interessa, io faccio l’autore e non voglio dirigere nessuno.”