Vannacci: “Divisivo? Ne vado fiero. Il mio fine? Raddrizzare il mondo”
L’ex generale Roberto Vannacci, ora eurodeputato della Lega, continua la sua offensiva politica senza mezzi termini. Durante l’evento “L’Europa al contrario”, organizzato dalle associazioni Vincenzo Gioberti e Il Nord X Vannacci all’Auditorium della Camera di Commercio, ha parlato di guerra in Ucraina, politica internazionale e immigrazione, davanti a una platea gremita, tra cui diversi consiglieri comunali e regionali del centrodestra e rappresentanti del mondo produttivo.
“Essere divisivi? È un vanto”
Vannacci si è presentato con il suo stile diretto:
“Dicono che sono divisivo: ma se esser divisivo significa dire ciò che si pensa, sono orgoglioso di esserlo.”
Un’identità che lo ha reso una delle figure più discusse della scena politica italiana.
Sulla guerra in Ucraina: “Ora che si parla di pace, tutti si oppongono”
L’ex generale ha attaccato l’approccio europeo al conflitto russo-ucraino, accusando l’Unione di non aver mai cercato una vera soluzione diplomatica:
“Si sono tutti sbracciati per la pace e ora che c’è un’iniziativa in tal senso, abbiamo una pletora di attori internazionali che spingono per la guerra.”
Secondo Vannacci, l’idea di una “pace giusta” è una narrazione che ha bloccato qualsiasi tentativo di negoziato. Zelensky, secondo lui, non avrebbe la forza di dettare condizioni, ma l’Occidente continua a sostenerlo senza alternative concrete.
Di fronte all’osservazione del moderatore Sergio Luciano, che gli ha ricordato come la proposta di pace potrebbe legittimare l’invasione russa, Vannacci ha replicato con un paragone provocatorio:
“Questa è la strategia del terrore, usata sia per quanto concerne il riscaldamento globale, sia per la vaccinazione durante la pandemia.”
Una dichiarazione che ricalca il suo scetticismo verso le politiche climatiche ed emergenziali globali.
“L’Europa ci impone di cambiare la nostra cultura”
Nel suo intervento, Vannacci ha attaccato nuovamente l’Unione Europea, accusandola di voler imporre cambiamenti culturali e sociali ai suoi Stati membri:
“L’Europa ci impone di cambiare la nostra cultura per adeguarci alle altre tradizioni.”
Un chiaro riferimento ai temi dell’immigrazione e dell’identità nazionale, temi cari alla sua visione politica.
Immigrazione: “Rimpatriare chi serve”
L’eurodeputato leghista ha ribadito la necessità di regole più rigide sui flussi migratori e sui rimpatri:
“Bisogna far rispettare le regole e rimpatriare quando serve.”
Un punto che si allinea perfettamente con la linea dura sostenuta dalla Lega di Matteo Salvini, in contrasto con le politiche di accoglienza sostenute dalle istituzioni europee.
“Il mio fine? Raddrizzare il mondo”
Sulle sue ambizioni politiche future, Vannacci ha lasciato la porta aperta a nuovi scenari, affermando:
“Sono un neofita, il mio fine per ora è quello di raddrizzare il mondo.”
Parole che lasciano intendere una volontà di consolidare la sua posizione all’interno della politica nazionale e internazionale.