L’Addio della madre a Cesare Zambon, il bimbo di 6 anni affetto da neurofibromatosi: “Sei stato coraggioso fino alla fine”
Cesare Zambon, 6 anni, ha lottato con forza contro la neurofibromatosi, una malattia genetica rara che lo aveva reso cieco. È morto all’ospedale Gaslini di Genova.
La battaglia di Cesare e l’addio della madre
Non ce l’ha fatta Cesare Zambon, il bambino di 6 anni originario di Conegliano (Treviso), affetto da neurofibromatosi di tipo 1, una rara malattia genetica che può portare allo sviluppo di tumori. La sua storia, raccontata dalla madre Valentina Mastroianni nel libro La storia di Cesare e sui social, ha commosso moltissime persone.
La notizia della sua scomparsa è stata annunciata attraverso un post sulla pagina Facebook La storia di Cesare, in cui la madre ha scritto parole di grande amore e dolore:
“Ciao Cece del mio cuore, sei stato coraggioso, senza paura, fino alla fine. Circondati dal nostro amore, grazie agli angeli del guscio, sei andato via da questa vita a cui tu hai dato tanto, senza chiedere niente. Ti ho fatto una promessa: non essere arrabbiata con questa vita. E ce la metterò tutta per far sì che il mio cuore urli solo cose belle in tuo nome. Tu ora vai, finalmente libero! Corri Cece, veloce come la luce, braccia aperte e vai…”
La malattia e il ricovero al Gaslini
Cesare aveva perso la vista a causa di un cancro al chiasma ottico, diagnosticato quando aveva solo 18 mesi. La patologia aveva compromesso i suoi nervi ottici, costringendolo a vivere senza poter vedere il mondo attorno a sé. Nonostante le difficoltà, ha affrontato con grande coraggio il percorso terapeutico, sottoponendosi a chemioterapie e cure specifiche, anche se per questa malattia al momento non esiste una cura definitiva.
Negli ultimi tempi, le condizioni del piccolo Cesare Zambon si erano aggravate e la famiglia si era trasferita a Genova, dove il bambino era stato ricoverato all’ospedale Gaslini. Qui ha ricevuto cure specialistiche, ma il suo corpo ha smesso di lottare il 12 febbraio.
Cos’è la neurofibromatosi
La neurofibromatosi di tipo 1 (NF1) è una malattia genetica rara che colpisce circa 20mila persone in Italia. È causata da una mutazione del gene NF1, che produce la neurofibromina, una proteina con funzione oncosoppressiva. L’assenza o il malfunzionamento di questa proteina può portare alla formazione di tumori e altre complicanze, che possono interessare la cute, gli occhi, il sistema nervoso e l’apparato scheletrico.
Tra le manifestazioni più comuni della malattia ci sono:
- Macchie caffelatte sulla pelle
- Lentiggini ascellari e inguinali
- Gliomi del nervo ottico, come quello che ha colpito Cesare
- Neurofibromi plessiformi, tumori benigni che possono però evolvere in forme più aggressive
Purtroppo, alcune delle complicanze più gravi possono portare allo sviluppo di tumori maligni come gliomi di alto grado e sarcomi.
Ogni anno, il 17 maggio, si celebra la Giornata internazionale sulle neurofibromatosi, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa patologia e sostenere la ricerca scientifica.
La storia di Cesare Zambon ha toccato profondamente molte persone e la sua lotta contro la malattia resterà un esempio di coraggio e resilienza.