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Decreto Bollette, il governo Meloni prepara il piano da svariati miliardi, ecco chi potrà richiedere il bonus

Il nuovo decreto bollette sarà discusso nel Consiglio dei ministri del 25 febbraio. Previsti aiuti per famiglie e imprese, con un investimento tra i 3 e i 4 miliardi di euro.


Bonus sociale bollette, cambia la soglia ISEE

Il governo guidato da Giorgia Meloni si prepara a varare un nuovo decreto bollette, che dovrebbe essere discusso nel Consiglio dei ministri di martedì 25 febbraio. L’obiettivo è mitigare l’impatto dell’aumento del costo dell’energia su famiglie e imprese. Il decreto, il cui costo complessivo è stimato tra 3 e 4 miliardi di euro, avrà una durata limitata di sei mesi, con la speranza che entro questo periodo i prezzi dell’energia tornino a livelli più contenuti.

Una delle novità più significative riguarda il bonus sociale per le bollette di luce e gas, destinato ai nuclei familiari con un reddito ISEE inferiore a una soglia prestabilita. Attualmente, il limite è fissato a 9.530 euro (che sale a 20mila euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico).

Il ministro dell’Ambiente e dell’Energia, Gilberto Pichetto Fratin, ha anticipato che la soglia ISEE potrebbe essere alzata a 15mila euro, ampliando così la platea dei beneficiari. Se confermato, il provvedimento porterebbe il numero di persone coinvolte da sette milioni a oltre dieci milioni, con un costo stimato di circa 1,5 miliardi di euro.


Agevolazioni per le aziende e misure anti-inflazione

Il decreto non si limiterà a sostenere le famiglie, ma includerà anche misure di supporto alle imprese, con l’obiettivo di contenere l’aumento dei costi energetici e il loro impatto sui prezzi al consumo.

Uno degli interventi più importanti riguarda il meccanismo ETS (Emission Trading System), la tassa europea sulle emissioni di CO₂. Il governo intende attenuarne gli effetti per le aziende, riducendo così il costo dell’energia e, indirettamente, il prezzo delle bollette per i consumatori finali. Tuttavia, per attuare questa misura, l’Italia dovrà ottenere il via libera dell’Unione Europea, per evitare che venga considerato un aiuto di Stato non conforme alle regole comunitarie.

Un ulteriore intervento tecnico potrebbe riguardare la riduzione della differenza di prezzo tra il mercato del gas italiano (PSV) e il mercato europeo di riferimento (TTF di Amsterdam). Attualmente, questa disparità contribuisce a rendere il costo dell’energia in Italia più alto rispetto ad altri Paesi dell’Unione. Eliminare o ridurre questo scarto richiederebbe un investimento significativo, ma potrebbe portare a una riduzione strutturale delle bollette nel medio-lungo periodo.


Copertura finanziaria e prossimi passi

Per finanziare il decreto, il governo intende utilizzare le maggiori entrate generate dall’aumento del prezzo del gas, che ha comportato un incremento del gettito IVA. Tuttavia, una parte delle risorse necessarie deve ancora essere individuata.

Il decreto sarà discusso in Consiglio dei ministri il 25 febbraio, ma nel fine settimana gli uffici tecnici del Ministero dell’Economia e del Ministero dell’Energia lavoreranno per definire i dettagli e garantire la sostenibilità economica del provvedimento.

L’obiettivo del governo è quello di tutelare i cittadini e le imprese, evitando che l’aumento dei costi energetici possa frenare la ripresa economica e alimentare l’inflazione. Il decreto bollette rappresenta quindi un intervento chiave per affrontare la fase critica che il Paese sta attraversando sul fronte energetico.