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Il fuorionda di Giorgia Meloni dopo il discorso alla Convention dei conservatori americani, “Volevo morì”

Dopo il suo intervento al Cpac di Washington, la premier Giorgia Meloni è stata protagonista di un curioso fuorionda: con il microfono ancora acceso, ha esclamato in dialetto romanesco “Volevo morì”, commentando il suo discorso.

Il discorso e il sostegno a Trump

Intervenuta in videocollegamento alla Conservative Political Action Conference (Cpac), Meloni ha parlato subito prima di Donald Trump, ribadendo la solidità dei rapporti tra Italia e Stati Uniti e sottolineando il ruolo dei conservatori nella politica europea.

Durante il suo intervento, la premier ha evitato di prendere una posizione netta sugli attacchi di Trump a Zelensky, ma ha comunque evidenziato la necessità di coinvolgere tutti gli attori per raggiungere una “pace giusta” nel conflitto tra Mosca e Kiev.

“Il popolo ucraino è orgoglioso e combatte per la libertà contro un aggressore brutale”, ha affermato Meloni, sottolineando che la pace può essere raggiunta solo attraverso il contributo di forti leadership.

Ha poi espresso fiducia nel ruolo di Trump, affermando che con lui alla guida degli Stati Uniti “non vedremo mai più il disastro che abbiamo visto in Afghanistan”, facendo riferimento al ritiro caotico delle truppe americane nel 2021.

L’alleanza tra conservatori e le critiche alla sinistra

Meloni ha posto l’accento sul crescente peso politico dei conservatori in Europa e sulle difficoltà della sinistra, affermando che “con la vittoria di Trump la loro irritazione è diventata isterismo”.

Ha poi elencato i principi cardine della politica conservatrice, sottolineando l’impegno nel controllo delle frontiere, la tutela dei lavoratori, la lotta all’ambientalismo radicale e al wokismo, la difesa della famiglia, della fede e della libertà di parola.

“Nonostante tutto il fango che ci gettano addosso, i cittadini continuano a votarci perché non sono ingenui. Votano per noi perché difendiamo la libertà e le nostre nazioni”, ha dichiarato la premier.

L’eredità dell’Occidente e il ruolo dell’Europa

Nel suo discorso, Meloni ha anche ribadito la centralità dell’Occidente, descritto come una civiltà costruita sulla filosofia greca, il diritto romano e i valori cristiani.

“Non ci vergogneremo mai di ciò che siamo. La sinistra radicale vuole cancellare la nostra storia, dividerci per nazionalità, genere e ideologia, ma noi siamo forti solo se siamo insieme”, ha affermato, sottolineando che l’Occidente non può esistere senza America, così come non può esistere senza Europa.

Le politiche del governo e il ruolo dell’Italia

Nel suo intervento, Meloni ha anche illustrato i successi del suo governo, affermando che “stiamo lavorando senza sosta per restituire all’Italia il posto che merita sulla scena internazionale”.

Ha poi evidenziato alcuni risultati raggiunti dall’esecutivo:

  • Occupazione ai massimi storici
  • Crescita economica positiva
  • Riduzione del 60% dell’immigrazione clandestina
  • Stabilità fiscale

“La cosa più importante è che stiamo espandendo la libertà in ogni aspetto della vita degli italiani, perché noi conservatori lottiamo per ciò in cui crediamo”, ha dichiarato.

Il fuorionda e le reazioni

Subito dopo il suo discorso, mentre chiedeva un parere sul proprio intervento, la premier si è lasciata sfuggire un “Volevo morì”, senza rendersi conto che il microfono era ancora acceso.

L’episodio ha rapidamente fatto il giro del web, suscitando curiosità e ironia sui social. Tuttavia, non ha oscurato il messaggio principale della sua partecipazione al Cpac, che ha consolidato l’asse politico tra Italia e Stati Uniti in vista delle prossime elezioni americane.