Vaticano, Papa Francesco convoca il Concistoro: cresce l’ipotesi di un pre-Conclave, “Ratzinger lo ha fatto per annunciare le dimissioni”
Mentre le condizioni di salute migliorano, Bergoglio riunisce i cardinali. Possibile un passaggio di consegne? Il Vaticano osserva e i papabili si preparano.
Lo stato di salute del Papa
Le condizioni di Papa Francesco mostrano segnali di miglioramento. Il bollettino medico dell’ospedale Gemelli conferma che l’insufficienza renale è sotto controllo e che i parametri ematologici stanno tornando nella norma. L’anemia è stata corretta con trasfusioni di sangue e la polmonite sembra in fase di regressione, anche se il quadro respiratorio resta delicato. Il pontefice 88enne continua la fisioterapia per rafforzare la capacità polmonare e migliorare la respirazione, ma la sua prognosi resta riservata.
Nel frattempo, da Buenos Aires, città natale di Jorge Mario Bergoglio, arriva un messaggio di affetto: l’obelisco della capitale argentina è stato illuminato in segno di augurio per una pronta guarigione.
Il Concistoro e i segnali di un possibile pre-Conclave
La notizia che ha acceso il dibattito in Vaticano è la convocazione di un Concistoro, un’assemblea formale tra il Papa e i cardinali, ufficialmente per definire le prossime canonizzazioni. Tuttavia, questa mossa ha richiamato alla memoria quanto accadde nel 2013, quando Benedetto XVI utilizzò un Concistoro per annunciare la sua storica rinuncia al soglio pontificio.
Secondo il cardinale Edoardo Menichelli, questa convocazione indica che il Papa vuole chiudere alcune questioni ancora aperte. Il teologo e storico Adriano Prosperi sottolinea come il gesto di Bergoglio sia un atto di governo: “Il Papa vuole far approvare decisioni a cui tiene. Poi, se le condizioni di salute lo impediranno, potrebbe decidere di dimettersi, ma non prima di aver lasciato un’impronta chiara sul futuro della Chiesa.”
Nonostante le speculazioni, il Vaticano rimane cauto e insiste sul fatto che il Concistoro non implica necessariamente un’imminente rinuncia.
L’ipotesi dimissioni e il futuro del pontificato
Le voci su un possibile passo indietro di Papa Francesco si rincorrono da mesi. Tuttavia, rispetto a Benedetto XVI, Bergoglio ha sempre mantenuto una posizione più scettica sull’idea di una rinuncia. La sua preoccupazione principale sembra essere quella di garantire una transizione controllata, proteggendo il progetto riformista avviato durante il suo pontificato.
Secondo alcuni osservatori, Francesco potrebbe scegliere di restare in carica finché la sua salute glielo permette, rinviando qualsiasi decisione definitiva a un momento più opportuno.
Il pre-Conclave e i possibili successori
Indipendentemente dalle intenzioni di Bergoglio, all’interno della Curia sono già iniziate le manovre per il futuro Conclave. La figura del segretario di Stato, Pietro Parolin, appare sempre più centrale, mentre il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, emerge come uno dei candidati più accreditati per la successione.
Tra i nomi in evidenza figurano anche Robert Prevost e Claudio Gugerotti, entrambi capidicastero in Vaticano e nati nel 1955, la stessa generazione di Zuppi e Parolin. Inoltre, la presenza in Vaticano del cardinale Angelo Bagnasco, ex presidente della CEI, ha alimentato le speculazioni su un suo possibile ruolo nelle trattative per il prossimo pontefice.
Mentre la Chiesa osserva con attenzione, il futuro del papato si intreccia con le condizioni di salute di Francesco e con le dinamiche interne al Vaticano. Per ora, il Papa continua a governare, ma le prossime settimane potrebbero rivelarsi decisive per il futuro della Chiesa cattolica.