Dopo lo scontro con Trump, Zelensky isolato: l’Europa lo sostiene, Mosca esulta, gli insulti di Medvedev, “Il porco preso a sberle”
Il Cremlino celebra la lite alla Casa Bianca, Musk attacca il leader ucraino. Dall’Ue messaggi di solidarietà: «Non sei solo»
Mosca esulta: «Schiaffo a Zelensky»
Dopo il durissimo scontro tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump alla Casa Bianca, il Cremlino non nasconde la sua soddisfazione. Secondo l’Agence France-Presse, il direttore del Fondo russo per gli investimenti diretti Kirill Dmitriev, che ricopre il ruolo di negoziatore per Vladimir Putin, avrebbe parlato di un momento “storico”: «La “gara di urla” tra Trump e Zelensky ha segnato un punto di svolta».
Ancora più netto l’attacco dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev, che ha scritto su X: «Il maiale insolente ha finalmente ricevuto uno schiaffo nello Studio Ovale». Medvedev ha poi citato fedelmente una delle frasi più forti pronunciate da Trump: «Il regime di Kiev sta giocando con la Terza Guerra Mondiale».
Anche il miliardario Elon Musk ha attaccato Zelensky, affermando che il presidente ucraino «si è distrutto da solo davanti agli occhi degli americani». Secondo Musk, la reazione di Trump segna l’inizio di una nuova fase nei rapporti tra Washington e Kiev.
L’Europa tende la mano a Kiev: «Zelensky, non sei solo»
Mentre la Russia e i suoi alleati celebrano la rottura tra Trump e Zelensky, l’Unione Europea si schiera compatta al fianco del presidente ucraino.
- Emmanuel Macron ha lanciato una stoccata a Trump: «C’è un aggressore russo, bisogna rispettare chi lo combatte dall’inizio».
- Pedro Sanchez e Donald Tusk hanno pubblicato su X un messaggio diretto a Zelensky: «Caro presidente, l’Ucraina non è sola».
- Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli Affari Economici, ha commentato con amarezza: «Amo gli Stati Uniti, ma oggi mi vergogno».
A ribadire il sostegno all’Ucraina è stata anche la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che ha scritto su X:
«La tua dignità onora il coraggio del popolo ucraino. Sii forte, sii coraggioso, sii impavido. Non sei mai solo, caro Presidente Zelensky. Continueremo a lavorare con voi per una pace giusta e duratura».
L’Unione Europea si prepara a un nuovo ruolo nella guerra
Dopo lo scontro alla Casa Bianca, Bruxelles sembra pronta ad assumere un ruolo più attivo nella guerra in Ucraina. Durante un confronto tra il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e gli ambasciatori dei Ventisette, è emersa la necessità di una risposta concreta alla nuova postura degli Stati Uniti.
«Davanti alla situazione in rapida evoluzione e al cambiamento strategico nell’approccio di Washington, l’Ue dovrà ridefinire la propria posizione», ha dichiarato un alto funzionario europeo. L’obiettivo è rafforzare la difesa dell’Ucraina e definire un impegno più chiaro dell’Europa per garantire la sicurezza di Kiev.
Il Consiglio straordinario sulla difesa e l’Ucraina, previsto per il 6 marzo, sarà un momento decisivo per stabilire il ruolo che l’Unione Europea intende giocare nel conflitto.
Il fronte pro-Trump: Salvini e Orbán si allineano
Nonostante il forte sostegno europeo a Zelensky, non tutti i leader del continente si sono schierati con Kiev.
- In Italia, il primo a elogiare Trump è stato Matteo Salvini, che ha scritto sui social: «Obiettivo pace, basta guerra!», aggiungendo un chiaro «Forza Trump».
- Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha invece esaltato l’ex presidente Usa: «Gli uomini forti fanno la pace, gli uomini deboli fanno la guerra. Trump ha avuto il coraggio di schierarsi per la pace».
Con gli Stati Uniti divisi e una Russia sempre più aggressiva, l’Europa è chiamata a una scelta strategica: prendere in mano le redini del sostegno a Kiev o adattarsi alla nuova linea americana? Il vertice del 6 marzo potrebbe essere decisivo per la risposta dell’Ue.