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L’idea del Ministro Lollobrigida, “Taglio dell’Iva sulle ostriche, non sono un bene di lusso”

Il ministro dell’Agricoltura annuncia l’intenzione di ridurre l’aliquota per rendere il prodotto più accessibile e sostenere gli acquacoltori.

L’Iva sulle ostriche potrebbe scendere: la proposta del ministro

Ridurre l’Iva sulle ostriche per renderle più accessibili e sostenere il settore dell’acquacoltura. È questa la proposta avanzata dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso di un evento tenutosi al Senato, in cui si è svolta una degustazione di ostriche promossa dal senatore di Fratelli d’Italia, Alberto Balboni.

Attualmente tassate al 22%, le ostriche sono considerate un bene di lusso. Lollobrigida ha sottolineato l’importanza di rivedere questa classificazione, puntando su una riduzione dell’aliquota per incentivarne il consumo e rilanciare l’economia del settore.

“L’obiettivo è quello di abbassare l’Iva sulle ostriche per contrastare il prezzo e mettere più utenti possibili nella condizione di poter acquistare questo prodotto”, ha dichiarato il ministro, aggiungendo che il settore dell’acquacoltura è strategico e necessita di interventi concreti per garantirne la sostenibilità economica.

Un sostegno agli acquacoltori e alla pesca

Lollobrigida ha evidenziato come le ostriche non debbano essere considerate esclusivamente un prodotto di lusso, bensì una risorsa alimentare “sana, frutto del prezioso lavoro degli acquacoltori”, che meritano di essere sostenuti.

Il ministro ha inoltre collegato questa iniziativa alle difficoltà che il settore della pesca sta affrontando a causa dell’invasione del granchio blu, che negli ultimi mesi ha messo in ginocchio numerosi operatori del comparto ittico. “In questo modo si salveranno i pescatori messi in ginocchio dal granchio blu”, ha affermato Lollobrigida, sottolineando che la riduzione dell’Iva potrebbe incentivare la domanda e portare benefici economici all’intero settore.

Le prospettive del provvedimento

Al momento la proposta è ancora in fase di valutazione e non sono stati forniti dettagli su eventuali tempistiche o modalità di attuazione. Tuttavia, l’annuncio ha già suscitato dibattito, aprendo una riflessione più ampia sulla tassazione dei prodotti agroalimentari e sulla necessità di politiche mirate per il sostegno delle filiere produttive italiane.