Italia & Dintorni

A “Fuori dal Coro” l’alleanza inattesa tra Vannacci e Rizzo: “Io sto col generale, dovrei stare con Fassino? Lui si occupa di profumi”

A “Fuori dal Coro”, Marco Rizzo elogia Roberto Vannacci per le sue posizioni sulla guerra. Un’alleanza inaspettata tra due figure apparentemente agli antipodi.

L’incontro televisivo e la sintonia sui temi geopolitici

Un confronto che fino a qualche tempo fa sarebbe stato impensabile: da un lato Roberto Vannacci, generale ed europarlamentare della Lega, dall’altro Marco Rizzo, ex leader comunista e oggi alla guida di Democrazia sovrana e popolare. Eppure, nell’ultima puntata di Fuori dal Coro, in onda su Rete 4 e condotta da Mario Giordano, i due hanno mostrato una sorprendente sintonia su uno dei temi più caldi del momento: la guerra e la necessità di un’azione diplomatica per fermare il conflitto.

L’elogio di Rizzo: “Sto con Vannacci”

Durante la trasmissione, Rizzo ha espresso un chiaro sostegno a Vannacci, riconoscendo nelle sue parole un’analisi condivisibile sulla necessità di fermare le ostilità. “Se c’è la guerra termonucleare noi in Europa moriamo tutti”, ha dichiarato Rizzo, riferendosi alle tensioni internazionali e al rischio di un’escalation del conflitto in Ucraina.

L’ex segretario del Partito Comunista ha poi ricordato un discorso pronunciato da Vannacci al Parlamento europeo: “I cannoni devono tacere”, una frase che, secondo Rizzo, rappresenta un concetto fondamentale per chiunque abbia a cuore la pace. “Io ho sempre avuto una storia di coerenza, pace, lavoro e giustizia sociale. E non posso che stare da quella parte lì”, ha aggiunto.

La stoccata a Fassino e l’inaspettata alleanza

Il discorso di Rizzo non si è limitato all’apprezzamento per Vannacci, ma ha incluso anche una critica rivolta a Piero Fassino, ex segretario dei Democratici di Sinistra. “Dovrei stare con Fassino? Era il mio segretario quando c’era il PCI, quello grande. Adesso si occupa di profumi”, ha ironizzato. E poi il passaggio più netto: “Uno che sta con una banca o il generale Vannacci che parla di pace? Io sto col generale Vannacci”.

Un’affermazione che ha suscitato sorpresa, sottolineando come su alcuni temi, anche personalità politiche di estrazioni molto diverse possano trovare punti di incontro. Una convergenza che, come dimostrato in trasmissione, potrebbe aprire nuovi scenari politici.