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Ucraina e il cambio di strategia, Vittorio Feltri “Zelensky  si è calato le brache agli Usa grazie alla Meloni”

Dopo mesi di richieste incessanti di aiuti militari, Volodymyr Zelensky sembra aver modificato il suo approccio, affidandosi a una mediazione più prudente con gli Stati Uniti. Decisivo l’intervento di Giorgia Meloni.

Il cambio di rotta del presidente ucraino

Negli ultimi giorni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha mostrato una netta inversione di tendenza rispetto alla linea adottata finora nella gestione del conflitto con la Russia. Se in passato si era distinto per le continue richieste di aiuti militari e finanziari alle potenze occidentali, ora appare più incline a un atteggiamento diplomatico.

Secondo Vittorio Feltri, la decisione di Zelensky di inviare una lettera di scuse a Donald Trump e di dichiararsi disponibile a collaborare per la pace è legata alla consapevolezza che il flusso di finanziamenti dagli Stati Uniti potrebbe presto interrompersi. Un messaggio che il leader ucraino ha compreso dopo lo scontro avvenuto alla Casa Bianca, dove ha trovato un Trump determinato a rivedere il sostegno americano all’Ucraina, il Premier Ucraino si è calato le brache nei confronti degli Usa.

Il ruolo di Giorgia Meloni nella mediazione

A favorire questa svolta, secondo Feltri, è stata Giorgia Meloni, che ha saputo gestire il delicato equilibrio tra gli interessi europei e quelli degli Stati Uniti. La premier italiana, nel corso dei recenti incontri internazionali, avrebbe svolto un ruolo chiave nel convincere Zelensky, così come i leader di Francia e Regno Unito, a moderare le loro posizioni.

“Giorgia Meloni è stata l’unico leader occidentale a rendersi conto che la pace deve essere (e non può che essere) costruita insieme agli Stati Uniti e che porci di traverso a Trump è scelta sconsiderata e nociva”, sostiene Feltri.

L’intervento della premier avrebbe spinto il leader ucraino a rivedere la sua strategia, assicurandogli che il sostegno italiano non verrà meno, ma che la via diplomatica rimane l’unica percorribile per raggiungere una pace stabile.

L’incontro alla Casa Bianca e il nuovo atteggiamento di Zelensky

La recente visita di Zelensky a Washington non è stata priva di tensioni. Il presidente ucraino si è presentato con un atteggiamento che alcuni osservatori hanno definito “insolente”, a partire dalla scelta di indossare la tenuta militare, nonostante il suo ruolo istituzionale.

Feltri sottolinea come l’immagine di Zelensky come “vittima” non sia più sostenibile e che il leader ucraino abbia compreso la necessità di un approccio meno aggressivo:

“Non si arriva alla tregua e all’armistizio né con le armi, né dando addosso al capo della Casa Bianca né attaccando Putin e provocandolo”.

Ora, con un Trump sempre più determinato a trovare una soluzione rapida al conflitto, la posizione di Zelensky si fa più incerta. L’invito di Meloni alla moderazione potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova fase diplomatica, in cui l’Ucraina sarà chiamata a rivedere le proprie strategie per ottenere il sostegno internazionale senza più poter contare su un supporto militare incondizionato.