Salvini contro Macron: “Non metto il futuro di mio figlio nelle mani delle sue testate nucleari”
Il vicepremier Matteo Salvini critica le dichiarazioni di Emmanuel Macron sul nucleare e invita l’Europa a un ruolo di mediazione nella guerra in Ucraina.
Salvini: “L’Europa sia un ponte di pace”
Il tema della sicurezza internazionale continua a dividere i leader europei. Matteo Salvini, intervenuto a Monte Citorio a margine di una conferenza stampa, ha espresso forti perplessità sulle parole del presidente francese Emmanuel Macron, che ha ipotizzato un coinvolgimento più diretto della Francia nella sicurezza europea, incluso un possibile utilizzo della deterrenza nucleare.
“Parlare di armi nucleari con 6mila testate in Russia e 6mila negli Stati Uniti… io penso che l’Europa sia culla di civiltà, debba mediare, risolvere e unire. L’Europa deve essere un ponte”, ha dichiarato Salvini.
Il leader della Lega ha sottolineato la necessità di un ruolo più equilibrato per l’Unione Europea nel conflitto tra Russia e Ucraina, soprattutto ora che sia Donald Trump che Volodymyr Zelensky sembrano disposti a intavolare un negoziato per il cessate il fuoco.
“Nel momento in cui sia Trump che Zelensky dicono sediamoci, parliamo di pace, facciamo tacere i missili, garantendo una pace sicura e duratura, noi dovremmo accompagnare questo processo”, ha aggiunto il vicepremier.
No all’escalation nucleare, sì a investimenti sulla sicurezza
Oltre alla critica sulle parole di Macron, Salvini ha ribadito il suo sostegno a un rafforzamento della sicurezza nazionale, ma con un focus sulle forze armate italiane piuttosto che su un riarmo europeo indiscriminato.
“Se qualcuno mi dice se sono disposto a investire soldi sulle forze armate italiane, per pagare meglio e di più le nostre forze dell’ordine, per avere dispositivi di sicurezza interni sempre più efficienti? Sì”, ha affermato.
Infine, il vicepremier ha espresso una forte contrarietà alla visione strategica di Macron, sottolineando il rischio di affidare la stabilità dell’Europa a una politica aggressiva basata sulla minaccia nucleare:
“Io il futuro di mio figlio in mano a Macron e alle sue testate nucleari onestamente non ce lo metto”.
Le parole di Salvini riflettono la crescente divisione tra i Paesi europei sulle strategie di difesa e sul ruolo che l’UE dovrebbe assumere nel conflitto ucraino, con una parte della politica italiana che preferisce una posizione più prudente e diplomatica rispetto all’approccio più interventista di Parigi.