Carlo Calenda contro il Pd: “Ma vi siete bevuti il cervello Elly Schlein? State scimiottando Salvini”
Il leader di Azione attacca il Pd dopo un post sulla Difesa Ue che sembra allinearsi alle posizioni di Matteo Salvini. Nel mirino anche i riformisti del partito.
Calenda critica la linea del Pd
Nuova tensione nel centrosinistra. Carlo Calenda ha duramente criticato il Partito Democratico per la posizione assunta sul piano di difesa europea, giudicandola troppo vicina a quella della Lega. Il leader di Azione ha espresso il suo dissenso attraverso un post sui social, in cui si è rivolto direttamente ai riformisti dem, chiedendo una presa di posizione.
“Ma vi siete bevuti il cervello Elly Schlein? Vi mettete a scimiottare Salvini. I riformisti sono vivi? Hanno qualcosa da dire? Paolo Gentiloni, Lorenzo Guerini, certificate la vostra esistenza in vita al netto di Pina Picierno e Filippo Sensi”, ha scritto Calenda, rilanciando un post ufficiale del Pd in cui si legge “bravo Matteo”, riferendosi proprio al leader della Lega.
Il post del Pd e la spaccatura interna
Il post del Pd al centro delle polemiche fa riferimento al dibattito sul piano di difesa europea proposto da Ursula von der Leyen, su cui il partito di Schlein ha espresso critiche simili a quelle di Salvini. La presa di distanza dal progetto ha creato scompiglio all’interno del partito e suscitato reazioni contrastanti anche tra i suoi stessi esponenti.
La posizione del Pd ha già provocato malumori tra i riformisti interni, con Paolo Gentiloni che ha chiaramente manifestato il suo dissenso nei giorni scorsi e Pina Picierno che ha dichiarato apertamente di sentirsi “allibita e imbarazzata” dalla linea scelta dal partito sulla difesa comune.
Un nuovo fronte di scontro nel centrosinistra
L’attacco di Calenda si inserisce in un contesto già teso per il Pd, che sta affrontando divisioni interne su più fronti, dalla politica estera alla gestione del lavoro. L’ex ministro dello Sviluppo economico ha da tempo criticato la leadership di Schlein, accusandola di spostare il partito su posizioni populiste e poco riformiste.
Nel frattempo, il dibattito sulla difesa europea continua a infiammare la politica italiana, con una maggioranza che si spacca tra il sostegno al piano di von der Leyen e le posizioni più scettiche di Salvini e parte del Pd. La tensione tra le diverse anime del centrosinistra potrebbe avere ripercussioni anche sulle future alleanze in vista delle elezioni europee del 2024.