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Polemica su Musk e Starlink: opposizioni contro Meloni, Calenda “Musk è uscito dal suo cervello”

L’opposizione attacca il governo sulle dichiarazioni di Musk e sul piano Starlink. Salvini si smarca da Meloni, mentre il centrosinistra chiede di interrompere i rapporti con l’imprenditore.

Lo scontro politico sulle dichiarazioni di Musk

Le ultime dichiarazioni di Elon Musk su Ucraina, Nato e sicurezza nazionale accendono lo scontro politico in Italia. Il fondatore di Tesla e SpaceX ha affermato che il sistema di comunicazioni satellitare Starlink è determinante per il fronte ucraino e che, senza il suo supporto, l’esercito di Kiev collasserebbe. Inoltre, ha ventilato l’ipotesi di un ritiro degli Stati Uniti dalla Nato, suscitando dure reazioni da parte delle forze di opposizione in Italia.

A prendere immediatamente posizione è Carlo Calenda, leader di Azione, che attacca frontalmente Musk e il governo Meloni:
“Secondo me Elon Musk è già uscito da parecchio tempo dal suo cervello, e questo spiega molte delle contraddizioni che vediamo nelle sue scelte e dichiarazioni. Faccio un appello a Meloni: levi dal campo questo accordo nato in maniera opaca. Chiudiamola, con Starlink non faremo niente”.

Il centrosinistra si compatta contro l’idea di affidare le telecomunicazioni italiane a Musk. Il Movimento 5 Stelle parla di “un becero ricatto sulla pelle del popolo ucraino”, mentre Alleanza Verdi e Sinistra definisce Musk “una minaccia alla sovranità nazionale”. I renziani di Italia Viva lo considerano “inaffidabile”, mentre Elly Schlein chiama in causa direttamente la presidente del Consiglio:
“Come fa Giorgia Meloni a voler consegnare le chiavi della sicurezza nazionale italiana a Musk, dopo le sue ultime gravissime parole? Il governo cambi subito rotta”.

Salvini difende Musk e rilancia su Starlink

A differenza del resto della maggioranza, Matteo Salvini si schiera a favore di Musk. Il leader della Lega, intervenuto a un evento a Milano, ha dichiarato:
“Secondo me, il governo italiano avrebbe l’interesse a firmare domani mattina un contratto con Starlink”.

Il ministro dei Trasporti non condivide le critiche delle opposizioni, definendole pregiudiziali:
“Sbagliano quelli che a sinistra dicono di no a Musk a prescindere”.

Salvini ha poi cercato di smorzare la polemica con la Francia, dopo i toni duri usati nei confronti del presidente Emmanuel Macron, ma ha confermato la sua posizione critica:
“Mi dispiace se si è offeso, ma la Lega porta un contributo all’azione del governo, dicendo cose che altri non sempre possono dire”.

Pur ribadendo il suo sostegno alla Nato, ha difeso il diritto di Musk di esprimere le proprie opinioni:
“Noi stiamo bene nella Nato. Musk, da libero cittadino, fa bene a suggerire quello che ritiene”.

Meloni sotto pressione: attesa per le prossime mosse

Il governo si trova così in una posizione delicata. Secondo il Financial Times, l’accordo tra Starlink e l’Italia potrebbe essere a rischio, motivo per cui Musk avrebbe chiesto un incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nei prossimi giorni, i dossier su sicurezza, difesa comune europea e guerra in Ucraina saranno al centro di diversi appuntamenti cruciali:

  • 11 marzo: riunione dei ministri finanziari dell’Unione Europea
  • 13 marzo: incontro tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump a Riad
  • 20-21 marzo: vertice del Consiglio europeo a Bruxelles

La premier Giorgia Meloni, finora prudente sulla questione, dovrà chiarire la sua posizione sia sulla difesa comune europea sia sul ruolo di Starlink nella sicurezza nazionale. Per ora, a difendere il disegno di legge sull’economia dello spazio in Senato è il relatore Andrea Mascaretti, deputato di Fratelli d’Italia, che ha respinto le critiche:
“Il testo colma un vuoto normativo e regola l’attività degli operatori privati per accedere allo spazio. Chi lo contesta o non sa di cosa parla o è in malafede”.

La questione resta aperta, con la maggioranza divisa tra chi vuole mantenere i rapporti con Musk e chi teme ripercussioni politiche e strategiche nel lungo termine.