Caso Diciotti, Feltri attacca: “Abbiamo trasformato i clandestini in vittime e gli italiani in colpevoli”
Vittorio Feltri interviene sulla sentenza della Cassazione che impone un risarcimento ai migranti della Diciotti: “Abbiamo trasformato i clandestini in vittime e gli italiani in colpevoli”.
La sentenza della Cassazione e il commento di Feltri
La recente decisione della Cassazione sul caso Diciotti, che impone allo Stato italiano di risarcire alcuni migranti trattenuti sulla nave della Guardia Costiera nel 2018, continua a far discutere. Tra le voci più critiche c’è quella di Vittorio Feltri, che nel suo editoriale per Il Giornale ha espresso un giudizio netto sulla sentenza e sulla gestione del fenomeno migratorio in Italia.
“Si è insinuata in noi l’idea, assolutamente malsana, che i migranti siano portatori esclusivamente di diritti e non tenuti ad osservare regole e leggi dello Stato verso il quale migrano, in questo caso l’Italia”, scrive Feltri, denunciando quella che considera una deriva culturale e politica che avrebbe portato a una distorsione della realtà.
“Migranti vittime, italiani colpevoli”
Feltri insiste su quello che definisce un paradosso tutto italiano: “Quelli che migrano illegalmente vengono ritenuti vittime, chi pretende il rispetto delle norme, invece, viene ritenuto colpevole e deve pagare, risarcire”.
Secondo il giornalista, l’orientamento di una parte della magistratura e di una certa opinione pubblica avrebbe trasformato il principio di accoglienza in un dogma indiscutibile, ignorando le conseguenze che questo ha sulla sicurezza e sulla stabilità sociale del Paese.
“Gli italiani non vogliono un’invasione”
Nel suo intervento, Feltri si fa portavoce di quello che, a suo avviso, è il sentimento prevalente tra gli italiani: “Gli italiani non vogliono che il loro Paese venga invaso da centinaia di migliaia di extracomunitari senza documenti ogni anno. Non lo vogliono. E in un Paese di diritto, democratico, tale volontà non può essere calpestata o ignorata”.
Per il giornalista, la situazione attuale genera un senso di frustrazione e rabbia nella popolazione, che si sente impotente di fronte a decisioni che sembrano premiare chi viola le leggi e penalizzare chi le rispetta.
“Ripristiniamo il rispetto delle regole”
Feltri conclude il suo editoriale con un appello a ristabilire l’ordine: “Ripristiniamo il rispetto delle regole. Sicuramente non possiamo continuare a vittimizzare chi le calpesta e criminalizzare chi le osserva”.
Infine, il giornalista respinge l’idea che l’Italia debba un debito morale nei confronti dei migranti: “Noi non dobbiamo niente a nessuno. Sono gli ospiti a doverci qualcosa: riguardo e riconoscenza”.
Parole che sicuramente alimenteranno il dibattito sul tema migratorio, già al centro dello scontro politico tra governo, opposizione e magistratura.