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Renzi attacca Ursula Von der Leyen: “Algida burocrate senza visione, impari dall’Arabia Saudita”

Il leader di Italia Viva critica la presidente della Commissione Ue e la premier italiana: “L’Europa non ha visione strategica, Meloni doveva essere il ponte con Trump ma ha solo alzato il ponte levatoio”.

Critiche a Von der Leyen: “Algida burocrate senza visione”

Matteo Renzi torna all’attacco con un duro affondo rivolto a Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni. Nella sua E-news di lancio del nuovo libro L’Influencer, il leader di Italia Viva definisce la presidente della Commissione europea una “burocrate algida”, accusandola di aver fallito nel garantire all’Europa un ruolo di primo piano nella politica internazionale.

“L’Arabia Saudita fa quello che doveva fare l’Europa: politica estera. E ospita i colloqui di pace. Domandiamoci perché i negoziati vanno a Riad e non a Bruxelles”, scrive Renzi, evidenziando il crescente peso diplomatico del Paese mediorientale rispetto alla mancanza di incisività dell’Unione Europea.

Sul tema della difesa comune, Renzi boccia il piano di riarmo europeo da 800 miliardi di euro, definendolo una misura priva di una strategia coerente. “Non è una corsa a chi la spara più grossa. Prima di parlare di nuove spese, bisogna ottimizzare le risorse che già ci sono”, afferma l’ex premier, sottolineando che l’integrazione tra Francia, Germania e Italia dovrebbe essere la priorità.

“Meloni ha alzato il ponte levatoio con Trump”

Renzi non risparmia critiche nemmeno a Giorgia Meloni, accusata di non aver costruito un rapporto solido con Donald Trump nonostante le aspettative iniziali. “Doveva essere il ponte con Trump, ma l’unico ponte che ha alzato è quello levatoio”, ironizza il leader di Italia Viva, sottintendendo che la premier stia cercando di prendere tempo per evitare tensioni all’interno della sua coalizione.

Il senatore toscano accusa inoltre il governo di cercare di minimizzare le polemiche su temi istituzionali delicati, come le recenti vicende di spionaggio e accessi abusivi. “Se venisse fuori tutta la verità, il governo cadrebbe”, afferma Renzi senza mezzi termini.

Trump, Zelensky e la Nato: l’equilibrio da trovare

Sul fronte della guerra in Ucraina, Renzi riconosce che Trump ha sbagliato ad attaccare Zelensky, ma sottolinea che il leader ucraino “ha più bisogno degli americani che ragione da vendere”.

“Quelli che urlano ‘viva Zelensky, sconfiggiamo la Russia’ vivono in un metaverso parallelo”, afferma l’ex premier, sottolineando che Kiev non può permettersi di rompere con Washington, anche se l’accordo proposto dagli USA può sembrare “strozzinaggio”.

Infine, Renzi mette in guardia dal rischio di un indebolimento dell’alleanza transatlantica: “Non amo Trump, ma l’America è più grande di Trump. Dobbiamo evitare che Washington lasci la Nato o che in Europa prevalga l’antiamericanismo”.

Un messaggio chiaro, che si inserisce nel dibattito sulle sfide future dell’Europa e sulle strategie di politica estera dell’Italia.