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Bersani confessa: “Avrei imposto lo ius soli con un decreto”. Scoppia la polemica

Nel nuovo libro-intervista, l’ex segretario del Pd rivela che avrebbe introdotto la cittadinanza automatica ai figli di stranieri nati in Italia con un decreto legge.

Bersani e il rimpianto da premier mai nato

Nel libro Chiedimi chi erano i Beatles (Rizzoli), l’ex segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, si racconta in un’intervista rilasciata a Tommaso Labate per il Corriere della Sera, ripercorrendo scelte, occasioni mancate e riflessioni politiche. Tra i passaggi più forti, la confessione: se fosse diventato presidente del Consiglio nel 2013, avrebbe imposto lo ius soli con un decreto legge, senza attendere il dibattito parlamentare.

Ai blocchi di partenza, nessuno si sarebbe assunto la responsabilità di votare contro il presidente del Consiglio su un provvedimento proposto da lui”, dichiara Bersani, riferendosi all’ipotesi di introdurre la cittadinanza automatica per chi nasce in Italia, a prescindere dalla provenienza dei genitori.

Il precedente 2013 e la mancata intesa con Grillo

Bersani, nella sua analisi, ammette di non essersi mai illuso che il Movimento 5 Stelle, guidato da Beppe Grillo, potesse davvero appoggiare un suo governo. Nel 2013, dopo le elezioni politiche concluse in sostanziale pareggio, tentò di formare un esecutivo con il sostegno esterno dei grillini, senza riuscirci. “Non mi sono mai illuso”, confessa.

L’ex leader democratico viene spesso ricordato per il celebre tentativo di dialogo con il M5S, sfociato in un nulla di fatto che aprì la strada ai governi successivi e, di fatto, al tramonto della sua leadership nel partito. Da allora, Bersani ha continuato a girare l’Italia “con l’orecchio a terra”, come dice lui, mantenendo una presenza costante nei dibattiti televisivi.

Le liberalizzazioni, lo ius soli e la reazione politica

Nella lunga carriera politica, Bersani è ricordato soprattutto per il pacchetto di liberalizzazioni varato quando era ministro dello Sviluppo Economico: una misura elogiata trasversalmente, spesso definita più “di destra” che “di sinistra”. Tuttavia, è sullo ius soli che le sue dichiarazioni riaprono la polemica: l’idea di una misura così divisiva, approvata d’urgenza e senza confronto parlamentare, sorprende anche per la tempistica evocata – quella dell’emergenza migratoria e dei naufragi nel Mediterraneo.

L’uscita ha provocato reazioni accese negli ambienti politici e sui social. A far discutere è anche il tono perentorio con cui Bersani sostiene che nessuno avrebbe avuto il coraggio di opporsi a un provvedimento simile, se proposto direttamente da lui come premier.

Il tema, ancora oggi, resta tra i più delicati nel dibattito pubblico italiano, e le parole dell’ex segretario del Pd riaccendono lo scontro su uno dei nodi più controversi: il rapporto tra accoglienza, cittadinanza e legittimità democratica delle riforme.