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Sondaggi 2025, FdI si consolida, il Pd in caduta libera, cresce il M5s, FI in calo, Lega stabile

Il Partito Democratico in calo dello 0,5%, mentre il Movimento Cinque Stelle risale al 12,4%. Fratelli d’Italia stabile in testa al 29,4%.

FdI in testa, Pd e centro moderato in calo

Le ultime rilevazioni confermano un quadro politico in progressiva trasformazione. Fratelli d’Italia, guidato da Giorgia Meloni, si conferma primo partito con il 29,4% dei consensi, mantenendo una posizione stabile e consolidata. Si stabilizza anche la Lega, che resta all’8,6% senza variazioni rispetto alla precedente rilevazione.

Prosegue invece il calo di Forza Italia, che perde lo 0,3% e scende al 9,1%. Un dato in flessione anche per Noi Moderati, che si attesta all’1%, restando fanalino di coda del centrodestra.

Nel campo del centrosinistra, preoccupa il calo del Partito Democratico, che registra una perdita dello 0,5%, fermandosi al 21,8%. Un risultato che segna una tendenza negativa ormai persistente, soprattutto tra le forze che si sono espresse in favore del piano di riarmo europeo.

Il M5s in risalita, stabile Verdi-Sinistra

In controtendenza rispetto al Pd, il Movimento 5 Stelle guadagna terreno. Il partito guidato da Giuseppe Conte registra un incremento dello 0,3% e raggiunge il 12,4%, rafforzando la propria posizione tra gli elettori contrari alle politiche di riarmo e più sensibili ai temi sociali.

Si mantiene stabile Alleanza Verdi e Sinistra, che resta ancorata al 6,1%, confermando un consenso costante tra gli elettori progressisti.

Male i partiti minori, crolla Azione

Il quadro si completa con le forze politiche minori, che continuano a registrare flessioni. Azione, il partito guidato da Carlo Calenda, perde lo 0,3% e si posiziona al 3,2%. In calo anche Italia Viva di Matteo Renzi, che scende al 2,4% con un -0,1%. Non va meglio a +Europa, che perde un altro 0,1% e si attesta all’1,8%.

Le difficoltà riscontrate da queste formazioni, spesso associate a una linea politica moderata e favorevole alla cooperazione atlantica, sembrano riflettere un malcontento crescente tra gli elettori più critici verso le attuali dinamiche internazionali.