Standing ovation per Edoardo Bove, tornato all’Olimpico da avversario ma accolto come un figlio. Tifosi in lacrime, cori e uno striscione indimenticabile.
Emozione pura sotto la curva Sud
«Forza Edo, continua a sognare». Bastano queste parole su uno striscione apparso in curva Sud per scatenare una delle scene più emozionanti viste all’Olimpico. Edoardo Bove, oggi in prestito alla Fiorentina, ma cresciuto nella Roma, è tornato in quello stadio dove ha vissuto le tappe più importanti della sua carriera e della sua vita. E l’accoglienza è stata da brividi.
Alla fine della sfida vinta dai giallorossi per 1-0, il centrocampista classe 2002 si è diretto proprio sotto la Sud. I cori partono spontanei: «Uno di noi, Bove uno di noi». Un grido unanime, sentito, potente. Qualcuno lancia una sciarpa, Bove la raccoglie e la restituisce, con lo sguardo visibilmente lucido. Nessuna parola, solo gratitudine.
L’affetto che va oltre il campo
Bove, che ha dovuto fermarsi per un problema cardiaco che lo tiene lontano dai campi da alcune settimane, ha ricevuto numerosi messaggi di affetto da tutto il mondo giallorosso. Ma quello di stasera, davanti al suo pubblico, è stato un momento irripetibile.
Nonostante l’addio momentaneo a Trigoria durante gli ultimi giorni di mercato, il legame con i tifosi romanisti non si è mai spezzato. Anzi, si è rafforzato. Perché Bove è visto come “uno di casa”, un ragazzo cresciuto nel vivaio, romano, tifoso, con il cuore giallorosso.
Una notte da ricordare per sempre
Il futuro di Edoardo Bove è ancora da scrivere, tra campo, università, e sogni da rincorrere. Ma la serata dell’Olimpico resterà incisa per sempre nella sua memoria e in quella del popolo romanista.
Un ragazzo semplice, che ha sempre dato tutto per la maglia. Un atleta che sta lottando per tornare. Un cuore che batte ancora per la Roma. E la Roma, quella vera, non dimentica mai i suoi figli.