“Una madre non si gira dall’altra parte”: Conte inchioda Meloni sul massacro di Gaza
La Camera approva la mozione di maggioranza sul Medioriente. Opposizioni divise ma unite nelle accuse: “Vergogna, l’Italia ha scelto di tacere”. Manifestazione pro-Palestina davanti a Montecitorio.
La Camera vota sul Medioriente, passa solo la linea del governo
Il conflitto tra Israele e Palestina irrompe nell’Aula di Montecitorio, dove il 19 maggio il Parlamento italiano è stato chiamato a esprimersi su quattro diverse mozioni. I testi chiedevano, con accenti diversi, una presa di posizione dell’Italia sul conflitto in corso nella Striscia di Gaza e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Alla fine, è passata solo la mozione sostenuta dalla maggioranza con 139 voti a favore, mentre sono state bocciate quella unitaria di Pd, Avs e M5S, e quella di Azione. Approvata invece in parte la proposta presentata da Italia Viva, anche con il sostegno di alcuni gruppi di governo.
Nel frattempo, all’esterno della Camera dei deputati, è partita una manifestazione pro-Palestina, alla quale ha preso parte anche una parte del centrosinistra. I manifestanti hanno esposto bandiere e striscioni, mentre in Aula, durante le dichiarazioni di voto, le opposizioni hanno mostrato bandiere palestinesi tra i banchi.
Fratoianni: “Governo di assassini, siete complici di Gaza”
Molti gli interventi carichi di tensione. Tra i più duri, quello di Nicola Fratoianni, leader di Alleanza Verdi e Sinistra, reduce da una missione in Cisgiordania e Gaza: “Quello di Netanyahu è un governo di assassini. A Gaza è un’ecatombe. Da voi è arrivata una scelta complice. Siete complici di quello che sta avvenendo ed è una responsabilità politica”. Poi l’attacco sul fronte internazionale: “Avete ricostruito l’asse Roma-Berlino, oggi come allora ci avete ricoperti di vergogna e infamia”.
Conte: “Genocidio sotto gli occhi di tutti. Meloni restata seduta in silenzio”
Non meno accese le parole dell’ex premier Giuseppe Conte, che ha scandito davanti all’Aula: “Quasi 60mila palestinesi trucidati. Madri che frugano tra il cibo avariato per sfamare i figli. Questo non è un errore: è genocidio”. L’ex presidente del Consiglio ha puntato il dito contro la maggioranza: “Non ci rappresenta chi va a stringere la mano insanguinata di Netanyahu”.
Conte ha ricordato il gesto simbolico compiuto durante il premier time del 14 maggio, quando invitò l’Aula ad alzarsi in piedi per le vittime di Gaza: “Meloni è rimasta seduta. Non ci racconti più la storia della madre, della cristiana e della patriota. Una madre e una cristiana non si gira dall’altra parte”.
Schlein: “Netanyahu viola il diritto internazionale. L’Italia tace: è complicità”
Anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha chiesto un deciso cambio di rotta: “Nella nostra mozione abbiamo chiesto una condanna del governo israeliano, che sta violando il diritto internazionale e umanitario. Servono sanzioni contro Netanyahu e i suoi ministri”.
Poi, l’accusa diretta all’esecutivo: “Dov’è la voce dell’Italia? Il governo ha votato contro la revisione degli accordi con Israele, ma noi diciamo chiaramente: non nel nostro nome”. Infine, un messaggio alla premier: “Il silenzio non è un’opzione: è complicità. Lei rappresenta l’Italia, ma l’Italia non si sente rappresentata da lei”.