Scontro FI-Lega, Leoni al congresso azzurro, “Vergogna!”, il generale ridicolizza il giovane “Io conosco solo il verduraio Leoni”
Il giovane dirigente azzurro accusa il generale di “aberrazioni disumane”, Vannacci replica: “Conosco solo il verduraio Leoni”. Il centrodestra si spacca.
“Vergogna, vergogna!”: Leoni attacca Vannacci dal palco azzurro
Durante il congresso nazionale di Forza Italia Giovani, svoltosi al Palazzo dei Congressi all’Eur, il giovane dirigente Simone Leoni ha incendiato la platea scagliandosi frontalmente contro il generale Roberto Vannacci, oggi eurodeputato e vicesegretario della Lega.
«Vergogna, vergogna», ha tuonato Leoni, definendo il militare un “personaggio sconnesso dai tempi” che fa politica attraverso «semplici aberrazioni». Per il giovane azzurro, Vannacci rappresenta un modello «escludente e disumano», che calpesta la dignità umana “per mero calcolo politico”. Il momento più acceso è arrivato quando Leoni ha evocato alcune dichiarazioni attribuite al generale su disabili, persone di colore e comunità LGBTQ+: «Nel 2025 c’è ancora chi dice che i bambini disabili vanno separati, che chi ha la pelle nera non è italiano, che chi è gay non è normale», ha denunciato tra gli applausi. «Affermazioni che causano dolore, sofferenza e, nei casi peggiori, portano al suicidio dei più fragili», ha aggiunto.
Nel suo intervento Leoni ha rilanciato anche la proposta dello Ius Scholae: «Un ragazzo che studia qui, che ama il tricolore e si sente parte delle nostre istituzioni è un nostro fratello. E merita la cittadinanza italiana».
Omaggio a Berlusconi e appello alla nuova destra
Dopo il duro attacco, Leoni ha rivolto parole sentite a Silvio Berlusconi, definito “padre fondatore” della comunità azzurra: «Oggi siamo qui per scrivere un nuovo capitolo della stessa ed entusiasmante storia», ha detto.
Rivolgendosi alla sua generazione, ha affermato: «Siamo quelli che non hanno mai mollato, quelli che nonostante l’Italia non sia un Paese per giovani, hanno deciso di restare e lottare anche per chi ha smesso di crederci». Ha concluso il suo discorso con un messaggio di speranza: «Ognuno di noi è unico. E se crede nelle proprie capacità può prendere in mano la propria vita e farne un capolavoro», citando Giovanni Paolo II.
La replica velenosa di Vannacci: “Conosco solo il verduraio Leoni”
Non è mancata la risposta di Roberto Vannacci, arrivata via Facebook poche ore dopo. Con tono sarcastico, ha scritto: «Mi chiedono di LEONI… l’unico Leoni che conosco era un verduraio che, da bambino, abitava sotto casa mia. Un LAVORATORE che si alzava alle tre e mezzo del mattino per aprire bottega».
Ha poi rincarato: «Non conosco altri LEONI e non mi esprimo su persone che non conosco, a meno che non siano i soliti leoni da tastiera o da microfono… e su quelli non vale la pena esprimersi». Il post si è chiuso con una citazione degli Arditi: «Menefrego».
Uno scontro frontale che ha evidenziato la frattura ideologica interna al centrodestra: da un lato la visione europeista e inclusiva incarnata da Forza Italia Giovani, dall’altro la linea dura, identitaria e sovranista della Lega. Il congresso azzurro, più che una celebrazione, è stato un banco di prova per la futura coesione del centrodestra.