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Ciao Darwin, il retroscena clamoroso, Bonolis fermato da Berlusconi: “Mi disse di lasciar perdere”

Il conduttore racconta l’episodio mai trasmesso e ricorda la sfida più estrema andata in onda

La puntata censurata per ragioni politiche

«C’è una puntata che non ho mai potuto realizzare». Con queste parole Paolo Bonolis, ospite del podcast PoreCast condotto da Giacomo Poretti, è tornato a parlare dello storico show Ciao Darwin, andato in onda per la prima volta nel 1998 su Canale 5 e diventato negli anni uno dei programmi più iconici della rete. Al fianco dell’inseparabile Luca Laurenti, Bonolis ha guidato per nove edizioni le sfide tra categorie contrapposte, dal tono irriverente e spesso provocatorio.

Durante l’intervista, Bonolis ha svelato che una puntata, ideata ma mai andata in onda, fu stoppata direttamente dall’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: «Mi chiamò e mi disse: “Forse è il caso di evitare”. E io risposi: “La capisco presidente, lasciamo stare”». La sfida mai realizzata prevedeva un confronto tra Papa Boys e Papi Girls, un tema considerato troppo sensibile nel contesto politico e sociale dell’epoca. «Abbiamo fatto cose che oggi sarebbero impensabili», ha aggiunto, citando anche episodi trasmessi come “bianchi contro neri” e “etero contro omosessuali”.

La sfida più pericolosa mai andata in onda

Tra i tanti momenti memorabili, Bonolis ha ricordato anche la puntata che ha richiesto il maggior sforzo in termini di sicurezza e gestione logistica: quella che vedeva contrapposte attrici di teatro drammatico e attrici del cinema per adulti. «Fu una puntata incredibile, davvero difficile da raccontare», ha detto. Per garantire l’ordine in studio, fu necessario un intervento organizzativo eccezionale: «Triplicammo la sicurezza. Non puoi capire cosa c’era nello studio».

Il conduttore ha poi spiegato il motivo del caos: «Non erano semplicemente attrici per adulti, erano demoni, demoni perversi disposti a tutto». Una sfida ad alto tasso di tensione e trasgressione che, secondo Bonolis, rappresentò uno dei momenti più imprevedibili della lunga storia del programma.

Ciao Darwin, l’evoluzione dell’intrattenimento secondo Bonolis

Concepito come una provocazione in chiave televisiva alla teoria darwiniana dell’evoluzione, Ciao Darwin ha fatto del contrasto e dell’eccesso il proprio marchio di fabbrica. Dal 1998 all’ultima edizione trasmessa lo scorso anno, il programma ha messo in scena duelli tra categorie agli antipodi per testare, con ironia e leggerezza, “chi avrebbe potuto sopravvivere all’evoluzione”.

Il format, che ha mantenuto negli anni una fortissima carica satirica, ha spesso diviso il pubblico e la critica, ma ha lasciato un segno indelebile nel panorama televisivo italiano. La puntata mai trasmessa, bloccata dall’intervento diretto di Berlusconi, resta il simbolo di una libertà creativa che, talvolta, ha dovuto fare i conti con la realtà politica del momento.