Italia & Dintorni

Il Ministro Salvini, “Ponte opera più grande dell’Occidente”, poi l’attacco a Landini

Il ministro delle Infrastrutture rilancia i lavori sul Ponte e avverte: “Serve attenzione, coinvolgerà migliaia di aziende”

Il monito su infiltrazioni e la replica alla Cgil

«Quando c’è l’opera più grande dell’Occidente da 13 miliardi e mezzo è chiaro che in due realtà, come Reggio Calabria e Messina, occorre vigilare al massimo e prevenire». Con queste parole il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha messo in guardia dai rischi legati alla realizzazione del Ponte sullo Stretto, durante l’evento Il futuro è ancora verde?, organizzato dal quotidiano Il Tempo presso l’Ara Pacis di Roma. L’incontro è stato moderato dal direttore Tommaso Cerno e ha visto anche la partecipazione del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.

Salvini ha insistito sull’urgenza di un’azione preventiva e rigorosa: «Bisogna metterci tutta l’attenzione possibile perché coinvolgerà migliaia di aziende. È chiaro che solleverà appetiti malsani». A proposito delle manifestazioni contro il progetto, ha replicato: «Le migliaia di bandiere della Cgil contro il ponte? L’unico caso in cui un sindacato si è lamentato per la creazione di posti di lavoro».

Obiettivo: cantieri attivi entro l’estate

Il ministro ha poi fissato la road map per l’apertura dei cantieri: «Le azioni di cantiere ho chiesto che inizino entro l’estate». La volontà del governo, ha spiegato, è quella di accelerare i tempi per avviare concretamente i lavori della grande infrastruttura.

Sul piano economico generale, Salvini ha espresso ottimismo: «Mi sono confrontato oggi con il ministro Giorgetti: disoccupazione ai minimi, spread ai minimi, borsa ai massimi. Se ogni mese l’Istat certifica un aumento dei posti a tempo indeterminato e un calo di quelli precari, vuol dire che si crede, non in questo governo, ma in questa Italia».

Strade provinciali, fondi solo se spesi

Infine, parlando dei fondi destinati alla viabilità provinciale, Salvini ha ribadito il principio di responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche: «Ristoreremo i fondi per il 2025 e il 2026 a fronte di spenderli e spenderli sulle strade». Ha poi precisato: «La nuova norma di contabilità prevede che i soldi che Giorgetti mi dà, li giro agli enti locali ma se non vengono spesi, tornano indietro». E ha concluso con un appello: «Chiedo una presa di responsabilità degli enti locali, il 99% lo fa, lo chiedo anche a quell’altro 1%».