Feltri demolisce Landini: “Referendum fallito, è sull’orlo del suicidio”
Feltri commenta il flop del referendum promosso dalla sinistra e attacca duramente il segretario della CGIL Maurizio Landini.
Partecipazione ai minimi, referendum bocciato
Il referendum promosso da alcune sigle di sinistra si è rivelato un clamoroso insuccesso. L’affluenza alle urne, infatti, è rimasta ben al di sotto della soglia minima per la validità della consultazione. A sottolineare il fallimento è stato Vittorio Feltri, che nel suo editoriale ha dichiarato: “Chi ha proposto i referendum ha fallito perché il numero delle persone che si è recata al seggio per votare è veramente esiguo”.
Landini nel mirino di Feltri
Il giudizio del giornalista non ha risparmiato Maurizio Landini, leader della CGIL e principale sostenitore del referendum. In tono pungente, Feltri ha affermato: “C’è Landini che è stato uno dei promotori più scatenati che naturalmente in questo momento è sull’orlo del suicidio”. Una frase durissima che ha riacceso il dibattito sulla capacità del sindacato di interpretare i bisogni del Paese reale.
Politici soddisfatti per il flop
Il mancato raggiungimento del quorum è stato accolto positivamente da diversi esponenti del centrodestra. Tra questi, Antonio Tajani e Matteo Salvini, che hanno letto il dato come un chiaro segnale del fallimento delle iniziative populiste di parte della sinistra. Le parole di Feltri si inseriscono dunque in un contesto più ampio di riflessione sull’efficacia degli strumenti referendari utilizzati a fini politici.