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Referendum, Vannacci attacca la Schlein e Landini: “Non distinguono patate e banane”

Il vicesegretario della Lega smonta il paragone tra voti referendum e quelli delle politiche, accusando le opposizioni di confusione numerica.

Paragoni incomprensibili, serve l’algebra

Il vicesegretario della Lega, Roberto Vannacci, ha commentato con tono caustico l’uso, da parte di Maurizio Landini e Elly Schlein, dei numeri del referendum. Con una metafora scolastica ha spiegato che “non si possono mescolare le patate con le banane”: vale a dire, i voti ai referendum non sono confrontabili con quelli raccolti alle politiche. Secondo Vannacci, “non lo hanno capito e confondono, paragonandoli… due grandezze e dimensioni incomparabili e inconciliabili”.

Numeri reali: lievemente più voti ai governi

Vannacci ha anche corretto i calcoli riferiti al referendum: “Nel quesito col maggior numero di sì sono stati 12.249.641, mentre i voti del centrodestra nel 2022 sono stati 12.305.014”. Quindi, i consensi alla coalizione di governo superano quelli referendari. Se si provasse a sommare i “no” e gli astenuti, avrebbe osservato, si avrebbe un numero che supera ampiamente quello che il centrosinistra ha raccolto nel 2022.

“Fluidità” rivendicata e critica finale

Con tono ironico e provocatorio, Vannacci ha ricordato la propria esperienza scolastica: “Un passaggio anche alle elementari non farebbe loro del male”. Ha definito “fluidità” la capacità del centrosinistra di rigirare i numeri secondo convenienza, ma ha poi liquidato così il ragionamento: “Lascio questi voli pindarici alla sinistra che… non ha terminato la saliva leccandosi le ferite”.