Aereo si schianta in India: l’ultimo selfie della famiglia prima della tragedia, volevano iniziare una nuova vita in Inghilterra
Volevano iniziare una nuova vita in Inghilterra: l’uomo viveva già a Londra, la moglie medico e i tre figli lo stavano raggiungendo. Nessuno si è salvato.
Il sogno di una nuova vita spezzato in volo
Un’intera famiglia ha perso la vita nell’incidente del volo Air India 171, precipitato poco dopo il decollo. Pratik Joshi, esperto informatico da anni residente a Londra, stava finalmente realizzando il progetto di riunirsi alla moglie e ai tre figli. La donna, Komi Vyas, era una stimata dottoressa di Udaipur, in India, e solo due giorni prima si era dimessa dal suo incarico per prepararsi al trasferimento.
Dopo anni di attesa per ottenere le autorizzazioni necessarie, tutto era pronto per iniziare un nuovo capitolo nel Regno Unito. Valigie fatte, documenti in regola, saluti ai parenti, e un ultimo selfie sorridente prima di salire sull’aereo. Quello scatto, inviato poco prima del decollo, è diventato il simbolo tragico di un sogno spezzato.
Lo schianto dell’aereo e la morte di oltre 300 persone
Il volo diretto a Londra è precipitato poco dopo essere decollato, senza lasciare scampo a nessuno. Tra le oltre 300 vittime, anche Pratik, la moglie Komi e i loro tre figli piccoli. Secondo le prime ricostruzioni, le cause dell’incidente sarebbero ancora in fase di accertamento, ma si ipotizza un guasto tecnico. La compagnia ha avviato un’indagine interna in collaborazione con le autorità aeronautiche indiane.
L’unico sopravvissuto del disastro sarebbe un passeggero seduto al posto 11A, estratto vivo dai soccorritori. Le sue condizioni sono gravi ma stabili, e al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli sulla sua identità.
Un’intera famiglia cancellata in un attimo
L’impatto dell’incidente ha avuto un’eco drammatica in India e nel Regno Unito, dove viveva Pratik e dove la famiglia avrebbe dovuto iniziare una nuova esistenza. La tragedia ha scosso anche la città di Udaipur, dove Komi Vyas era conosciuta e stimata come medico. I colleghi parlano di lei come di una donna dedita al lavoro e alla famiglia.
Il selfie scattato a bordo, l’ultima immagine della famiglia unita e piena di speranze, è oggi circolato sui social e nei notiziari, diventando emblema di una tragedia immane.