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Arrestato all’estero il sospettato del duplice omicidio di madre e figlia a Villa Pamphili, era in Grecia

Individuato e fermato in Grecia un cittadino americano, ripreso dalle telecamere con la bambina: era ricercato per l’uccisione di una donna e sua figlia.


La svolta nelle indagini: fermato il sospettato in Grecia

Un uomo è stato arrestato in Grecia con l’accusa di essere il responsabile della morte di una donna e di una bambina i cui corpi sono stati ritrovati a Villa Pamphili, a Roma. Il fermo è avvenuto sull’isola di Skiatos grazie alla collaborazione tra la polizia italiana e le autorità greche. A rendere nota la notizia è stato il Tg1, evidenziando il ruolo decisivo di alcune recenti testimonianze che hanno permesso di risalire all’identità del sospettato.

Il soggetto, un cittadino americano, è stato incastrato da una telecamera di sorveglianza che lo ha ripreso mentre camminava con in braccio la bambina, poi trovata senza vita. La piccola indossava una tutina rosa, la stessa rinvenuta successivamente nei cassonetti durante le indagini. La sua presenza sul luogo è risultata centrale per ricostruire gli eventi.


Testimonianze e conferme decisive

Le ultime ore hanno fornito elementi cruciali per chiudere il cerchio attorno all’uomo. Un testimone ha contattato il programma televisivo “Chi l’ha visto?”, raccontando di aver assistito a un acceso litigio tra un uomo e una donna con in braccio una bambina. L’uomo ha segnalato l’episodio alla polizia, che avrebbe proceduto all’identificazione della coppia.

Un’altra testimonianza, questa volta da parte di un’operatrice ecologica, ha aggiunto ulteriori dettagli: la donna sarebbe stata vista mentre montava una tenda fornita da un’associazione di volontariato. Tale ente è solito raccogliere i documenti delle persone che usufruiscono del proprio aiuto, elemento che ha contribuito all’identificazione.

Al momento, la Questura di Roma mantiene il massimo riserbo sui dettagli, mentre gli investigatori sono al lavoro per ricostruire con esattezza il quadro della vicenda, che resta di estrema delicatezza.


Ricostruzione della tragedia a Villa Pamphili

Il ritrovamento dei corpi è avvenuto sabato pomeriggio. Prima è stata rinvenuta la bambina, strangolata, poi, a distanza di due ore, la madre, il cui corpo era coperto da un telo. Nessuna delle due vittime indossava vestiti al momento del ritrovamento. L’autopsia ha escluso segni di violenza sessuale e ha determinato che la donna non faceva uso di droghe, smentendo così l’ipotesi iniziale di un decesso per overdose.

Ulteriori esami saranno necessari per chiarire le cause esatte della morte della donna, il cui corpo non mostrava segni evidenti di violenza. L’interrogatorio dell’uomo arrestato sarà fondamentale per fare luce sulle dinamiche che hanno condotto alla morte delle due vittime.