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Conte sullo spyware Paragon: “Spiare giornalisti è illegittimo, il governo non può chiudere il caso”

L’ex premier Giuseppe Conte chiede nuove verifiche dopo le prove di spionaggio ai danni di Fanpage.it. “Il Copasir deve tornare a riunirsi immediatamente”

Spionaggio a giornalisti, Conte attacca: “Serve chiarezza, non è finita qui”

In uno Stato di diritto, spiare un giornalista è inaccettabile”. Così Giuseppe Conte è intervenuto sul caso Paragon, alla luce delle nuove prove che confermano l’uso dello spyware Graphite ai danni del giornalista di Fanpage.it, Ciro Pellegrino. In un’intervista a Francesco Cancellato, direttore della testata, l’ex premier ha dichiarato che il governo non può considerare concluso il caso, e ha chiesto un’immediata convocazione del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, per ulteriori accertamenti.

Conte ha ricordato di aver firmato, nel 2019, autorizzazioni per intercettazioni relative all’Ong Mediterranea, ma ha precisato che quelle attività furono svolte “in piena legittimità formale e sostanziale”, sotto il controllo della Procura generale. “L’utilizzo di Graphite è invece una modalità molto più invasiva, perché consente l’accesso diretto a documenti, file, chat e contenuti personali”, ha spiegato.

“Il governo non può ignorare: si rischia la sicurezza delle fonti”

Secondo Conte, quanto accaduto rappresenta una grave violazione della libertà di stampa e delle garanzie democratiche: “È un fatto che deve essere ulteriormente verificato, ma che già così non può essere sottovalutato”. Ha poi aggiunto: “Si mette a rischio anche la riservatezza delle fonti giornalistiche. Il governo non può girarsi dall’altra parte, soprattutto considerando che Fanpage ha condotto inchieste scomode, come quella sui legami tra il movimento giovanile di Fratelli d’Italia e il fascismo”.

L’ex premier ha espresso piena fiducia nelle indagini in corso da parte delle Procure di Napoli e Roma, ma ha sottolineato che il governo deve impegnarsi attivamente a fare luce sulla vicenda: “Non può dire ‘è finita qui’. Serve uno sforzo massimo per individuare i responsabili”.

Conte ha ribadito che la relazione del Copasir finora approvata è stata sottoscritta all’unanimità, con l’appoggio anche delle forze di opposizione, inclusi i membri del Movimento 5 Stelle, Roberto Scarpinato e Marco Pellegrini. Tuttavia, “con le nuove prove emerse, è necessario riaprire il confronto all’interno del Comitato e avviare nuove audizioni”.

Copasir sotto pressione: “Serve un’indagine completa anche su Pellegrino”

Conte ha posto l’attenzione sul fatto che, sebbene i servizi segreti italiani abbiano dichiarato l’assenza di attività intrusive contro il direttore Cancellato, resta da chiarire il caso Pellegrino. “Tutti i comparti coinvolti devono concentrarsi con la massima intensità per scoprire chi abbia utilizzato lo spyware Paragon contro i giornalisti”, ha detto.

“Adesso c’è un elemento nuovo”, ha concluso Conte, “ed è evidente che nessuno può dirsi soddisfatto finché non si farà piena luce sull’origine e sull’autore del tentativo di intercettazione”.