“Non sono l’amante di Giorgia Meloni”: Manlio Messina in aula contro Fabrizio Corona
Il deputato di Fratelli d’Italia parte civile con la premier nel processo per diffamazione. Accuse pesanti a Corona e Arnau dopo la notizia su una presunta relazione.
In aula a Milano lo scontro sul gossip lanciato da Dillinger.it
“Non sono l’amante di Giorgia Meloni”. Così Manlio Messina, deputato di Fratelli d’Italia, ha smentito in aula a Milano le voci diffuse da un articolo pubblicato nel 2023 su Dillinger.it, portale diretto da Fabrizio Corona, che ipotizzava una relazione affettiva tra lui e la presidente del Consiglio. Una vicenda che oggi è oggetto di un processo per diffamazione a carico dello stesso Corona e del giornalista Luca Arnau.
Messina, parte civile nel procedimento insieme alla premier Giorgia Meloni, ha raccontato in aula le conseguenze che quella pubblicazione ha avuto sulla sua vita: “Da allora le persone continuano a indicarmi come uno che è arrivato dove è arrivato grazie a un rapporto privilegiato con la presidente del Consiglio”.
“Quelle foto erano ritagliate, non falsificate”: la difesa di Corona
L’articolo incriminato era corredato da alcune immagini che mostravano Messina accanto a Meloni. Il deputato ha chiarito: “Quelle foto sono state prese dai miei profili social e ritagliate, perché in quelle originali ci sono altre persone accanto a me”. Una manipolazione che, secondo l’accusa, avrebbe indotto i lettori a credere in un’intimità tra i due del tutto inesistente.
Fabrizio Corona, che durante l’udienza è stato richiamato più volte dalla giudice dell’ottava sezione penale del Tribunale di Milano per alcuni commenti in aula, ha chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee: “Le immagini non erano artefatte, ma soltanto ritagliate”, ha detto, rigettando le accuse di manipolazione.
Meloni sarà sentita a Palazzo Chigi: la difesa si oppone al collegamento da remoto
Uno dei momenti più attesi del processo sarà la testimonianza della presidente del Consiglio, che verrà ascoltata in una prossima udienza ancora da fissare. L’esame non avverrà da remoto: il legale di Corona, l’avvocato Ivano Chiesa, si è opposto all’audizione a distanza, chiedendo che la premier venga sentita in presenza a Palazzo Chigi, sede istituzionale del suo incarico.
Messina ha ribadito in più occasioni la gravità dell’accaduto: “Quelle falsità hanno superato il limite e hanno avuto un impatto serio sulla mia reputazione e sulla mia vita privata”.
Il procedimento entra ora nella fase centrale, con i testimoni chiave chiamati a ricostruire i dettagli di una vicenda che ha intrecciato politica, gossip e responsabilità penale.