“E’ sempre Cartabianca”, scintille tra la Berlinguer e Tajani: “Non sono qui per ricevere lezioni da lei”
Toni accesi nello studio di “È sempre Cartabianca” tra la conduttrice e il ministro Tajani: lo scontro si accende sul ruolo dell’Italia nel conflitto israelo-palestinese.
Tajani replica alle critiche e difende Israele
Durante la puntata di martedì 17 giugno 2025 del programma “È sempre Cartabianca”, andato in onda su Rete 4, si è verificato un confronto particolarmente teso tra la conduttrice Bianca Berlinguer e il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ospite in studio. Il dibattito ha avuto come tema centrale la crisi in Medio Oriente e, in particolare, il recente attacco di Israele contro l’Iran.
Nel corso dell’intervista, Berlinguer ha mosso critiche al governo italiano, accusandolo di non essersi impegnato abbastanza per scoraggiare l’offensiva israeliana. Tajani ha risposto in maniera netta: “Lei non mi lascia rispondere, questa non è un’intervista”. Da lì, il tono del confronto si è fatto sempre più acceso.
Il ministro ha ribadito il diritto di Israele a esistere e a difendersi, aggiungendo: “Israele ha una ferita indelebile, ha 6 milioni di ebrei trucidati, messi nei forni crematori, assassinati durante la Seconda Guerra Mondiale”. A quel punto, la giornalista è intervenuta per puntualizzare che i responsabili di quello sterminio furono i fascisti e i nazisti, osservando che il Medio Oriente non era coinvolto in quei crimini. Tajani ha ribattuto: “Sono stati cacciati dall’Europa, però, è inutile trovare ogni volta una giustificazione”.
Botta e risposta su Gaza e ruolo del governo italiano
Il confronto si è ulteriormente inasprito quando Tajani ha affermato: “Credo che Israele debba essere difeso, che ne debba essere garantita l’indipendenza, l’autonomia e la sopravvivenza”. Tuttavia, ha riconosciuto responsabilità da parte del governo Netanyahu: “Sono settimane che diciamo stop alla guerra. Noi siamo per il cessate il fuoco e per la nascita di uno Stato palestinese che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele”.
Berlinguer ha chiesto al ministro quali azioni concrete abbia intrapreso l’Italia per cercare di evitare l’attacco israeliano: “Mi sembra il minimo indispensabile che un Paese come l’Italia aiuti le persone che fuggono dalla Palestina, non mi sembra niente di speciale. Ma non basta”.
Visibilmente irritato dalle interruzioni, Tajani ha replicato con fermezza: “Far uscire le persone da Gaza non è come far uscire una persona dalla porta di casa, ogni persona deve essere controllata dalla Difesa, dal governo israeliano e dall’Autorità nazionale palestinese”.
Il confronto ha raggiunto il culmine quando il ministro ha affermato: “Se mi interrompe, io me ne vado, se le dà fastidio quello che io dico, me ne vado”, contestando alla conduttrice lo stile dell’intervista. Berlinguer ha ribattuto: “Io faccio delle domande, capisco che non siate abituati a riceverne, ma noi qui le facciamo”.
Dopo alcuni minuti di tensione, il confronto è proseguito con maggiore calma. Tajani ha concluso ricordando che “l’Italia è il Paese occidentale che ha accolto il maggior numero di fuoriusciti da Gaza”.