Paolo Belli: “Un anno difficile, ma ora mia moglie è guarita”
Paolo Belli festeggia 40 anni di carriera e parla per la prima volta della malattia della moglie Deanna, oggi finalmente in buona salute.
Un anno complesso, tra carriera e preoccupazioni familiari
Paolo Belli, in occasione del quarantesimo anniversario della sua carriera musicale, ha condiviso un racconto personale toccante in un’intervista concessa a Repubblica. Il musicista ha ripercorso gli anni trascorsi tra palco e televisione, senza tralasciare le difficoltà vissute nell’ultimo periodo a causa dei problemi di salute della moglie Deanna, ora fortunatamente guarita.
“Canto la vita alla fine di un anno duro. Mia moglie finalmente è guarita”, ha dichiarato il cantante, che ha da poco pubblicato il brano “Voglio tutto l’amore che c’è”, simbolo della rinascita dopo mesi complessi. Belli ha raccontato che in molti momenti difficili, il lavoro e il palco sono stati essenziali per affrontare il dolore: “Ho suonato con i calcoli renali e cinque minuti dopo aver saputo della morte di mio padre”, ha ricordato. Anche durante l’ultima sfida familiare è stato il palcoscenico a sostenere l’artista: “Mia moglie Deanna – che ora sta bene – si è ammalata. Era lei a chiedermi per favore di continuare a suonare. Quell’energia serviva a tutti”.
Nel 2023, per starle accanto, ha deciso di annullare il tour. Una scelta difficile, ma necessaria.
Televisione, musica e affetto per Milly Carlucci
Nel corso dell’intervista, Paolo Belli ha parlato anche del suo legame con la televisione e, in particolare, con il programma Ballando con le stelle. Ogni anno, ha spiegato, attende con gioia la chiamata per parteciparvi, considerandola una conferma importante. Ha poi manifestato grande stima per Milly Carlucci, storica conduttrice dello show: “Perfetta. È studiosa. Se non sa una cosa te la chiede ma il giorno dopo ne sa dieci volte più di te”.
La carriera televisiva, ha ammesso, ha avuto un ruolo fondamentale in un momento delicato: “All’inizio degli anni 2000 le cose non andavano bene. Le persone intorno a me mi rincuoravano ma le banche bussavano”.
Nonostante le proposte ricevute nel tempo, ha sempre scelto di restare fedele alla propria band: “Mi proposero di suonare con l’orchestra Rai. Dissi di no. La banda è la banda”, ha spiegato.
Le origini e la passione per la musica
Nel racconto c’è spazio anche per i ricordi legati all’infanzia. Nato in una famiglia modesta, Paolo Belli ha ricordato di aver coltivato sin da piccolo la passione per la musica. A dieci anni chiese al padre di comprargli una tastiera, ma la risposta fu che avrebbe dovuto cavarsela da solo. Fu così che raccolse barbabietole per ottenere i 70mila lire necessari all’acquisto.
“Eravamo poveri. Poveri seri”, ha detto con sincerità, sottolineando come nulla gli sia stato regalato, ma tutto sia arrivato con impegno e sacrificio.