Italia & Dintorni

Meloni svela: “Macron mi ha detto qualcosa, ma non me lo ricordo”

La premier dopo il G7 in Canada boccia l’idea di affidare alla Russia un ruolo negoziale. E sulle basi USA resta prudente: “Valuteremo”

“L’Iran nucleare è una minaccia per tutti”

Dalla vetta del G7 in Canada, precisamente al Pomeroy Kananaskis Mountain Lodge, la premier Giorgia Meloni interviene con fermezza su uno dei temi più delicati emersi dal summit: l’Iran. «Un Iran potenza nucleare non sarebbe una minaccia solo per Israele, ma per tutti noi», ha dichiarato. Parole nette, che fanno eco alla posizione condivisa dai leader presenti, e che rientrano nella dichiarazione finale firmata dai Sette Grandi. Eppure, nonostante la durezza del giudizio, Meloni ribadisce la necessità di una soluzione negoziata.

Putin non è il mediatore che serve

Durante il punto stampa, la premier è stata chiara: la Russia non può essere parte del tavolo dei negoziati sul conflitto tra Israele e Iran. «Affidare a una nazione in guerra la mediazione su un’altra guerra non mi sembrerebbe proprio l’opzione migliore», ha affermato, bocciando di fatto ogni ipotesi sul coinvolgimento di Vladimir Putin. Sul fronte opposto, Meloni apre invece al coinvolgimento dei paesi del Golfo per favorire un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza: «Credo che questa sia il momento giusto per ottenere un cessate il fuoco. È un obiettivo sul quale ho lavorato molto in questi giorni».

Ucraina, da Meloni pieno sostegno a Zelensky

Parlando del conflitto in Ucraina, Meloni non ha dubbi: l’aggressione russa continua a impedire ogni prospettiva di dialogo. «Ogni volta che si cerca un passo avanti, la Russia risponde colpendo i civili. C’è un’ampia disponibilità da parte ucraina per una trattativa, ma zero da parte della Russia», ha spiegato. Poi ha aggiunto: «Per questo è necessario esercitare pressione su Mosca con le sanzioni» e «continuare a sostenere l’Ucraina». Ha poi smentito le voci secondo cui Donald Trump avrebbe imposto un veto alla dichiarazione congiunta sull’Ucraina: «Non era in programma alcuna dichiarazione, quindi nessun veto».

Dazi, migranti e quel siparietto con Macron

Quanto alla questione commerciale, Meloni si è detta cautamente ottimista: «C’è un negoziato in corso, e il fatto che ci sia stato un colloquio tra Trump e von der Leyen dimostra la volontà di trovare soluzioni». La premier ha rivendicato il ruolo italiano nella mediazione, definendolo «franco ma sereno». L’obiettivo? Evitare il ritorno dei dazi a partire dal 9 luglio.

Sul fronte migranti, Meloni ha celebrato il riconoscimento internazionale del “metodo Italia”: una delle sette dichiarazioni del G7 ha infatti accolto la proposta italiana sul contrasto ai trafficanti di esseri umani, attraverso il principio del follow the money.

Non poteva mancare il retroscena più virale: il momento in cui Emmanuel Macron le sussurra qualcosa durante il summit e Meloni spalanca gli occhi, visibilmente sorpresa. Alla domanda su cosa le avesse detto il presidente francese, la premier scherza: «So che non ci crederete, vi giuro che non me lo ricordo».