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Trump riceve la Juventus alla Casa Bianca e pone una domanda che fa scoppiare l’imbarazzo

Durante un incontro ufficiale nello Studio Ovale, Donald Trump ha rivolto domande imbarazzanti alla Juventus sul ruolo delle donne nello sport professionistico.

Trump parla di Iran, sport e transgender davanti alla squadra bianconera

Una visita istituzionale si è trasformata in un momento di evidente imbarazzo per i calciatori della Juventus, ospiti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. L’incontro, avvenuto nello Studio Ovale, è stato organizzato in occasione della presenza della squadra italiana negli Stati Uniti per il debutto nel Mondiale per Club. Tuttavia, il colloquio ha presto preso una piega inaspettata, toccando temi politici e sociali delicati.

Nel corso dell’incontro, Trump ha affrontato il tema del conflitto in Medio Oriente, facendo esplicito riferimento alla tensione tra Iran e Israele, con alle spalle l’intera formazione bianconera. Una cornice insolita per affrontare questioni geopolitiche, che ha lasciato trasparire un certo disagio nei volti dei presenti.

La situazione si è ulteriormente caricata di tensione quando l’ex presidente ha posto ai giocatori una domanda sul ruolo delle donne nelle squadre maschili. “Avete mai avuto donne in squadra? Una donna potrebbe entrare nella vostra squadra, ragazzi? Ditemelo, cosa ne pensate?”, ha chiesto Trump, lasciando perplessi diversi atleti, tra cui Locatelli e Weah, che hanno reagito con sorrisi imbarazzati, scambiandosi sguardi senza riuscire a fornire una risposta immediata.

Il riferimento alla squadra femminile non basta a placare Trump

Nel tentativo di gestire la situazione, è intervenuto il direttore generale della Juventus, Cristiano Giuntoli, che ha precisato: “Abbiamo una squadra femminile molto forte”. Nonostante ciò, Trump ha ribadito la sua opinione con fermezza: “Le donne dovrebbero giocare con altre donne. Capite? Siete molto diplomatici”.

Le parole dell’ex presidente sono apparse coerenti con la sua linea politica già espressa in passato, che include anche ordini esecutivi volti a ridefinire il concetto di sesso in termini di “binario biologico”. Tra i provvedimenti adottati durante il suo mandato, figura la sostituzione del termine “gender” con “sex” nei documenti ufficiali, nonché la sospensione di finanziamenti per strutture legate all’identità di genere, compresi gli sport riservati alle atlete.

L’episodio, pur inserito in un contesto sportivo e istituzionale, ha quindi assunto contorni politici, generando reazioni per la delicatezza degli argomenti trattati e per la platea insolita a cui sono stati rivolti. L’incontro, nato per celebrare un evento sportivo internazionale, ha così assunto un tono del tutto inatteso.