Non arriva all’orale di maturità, trovato morto in casa: addio al 49enne prof Raggiotto
Il professor Alessandro Raggiotto è stato rinvenuto senza vita nella sua abitazione di San Vito al Tagliamento. Avrebbe dovuto presenziare come commissario a Conegliano.
Allarme per l’assenza all’esame: l’intervento degli amici e la scoperta
È stato trovato privo di vita nel suo appartamento di San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, il professore Alessandro Raggiotto, 49 anni, insegnante di storia e filosofia presso l’Istituto “Scarpa” di Oderzo, nel trevigiano. Il decesso è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 18 giugno, dopo che il docente non si era presentato a Conegliano, dove era atteso come commissario esterno per le prove degli esami di maturità.
L’assenza del professore ha destato preoccupazione tra colleghi e amici, che hanno cercato di contattarlo più volte senza successo. Il telefono squillava, ma nessuno rispondeva. A quel punto, uno degli amici più stretti, Roberto Medini, custode del teatro Arrigoni e dell’auditorium Zotti, ha deciso di recarsi personalmente presso l’abitazione del docente. Sentendo il cellulare suonare all’interno dell’appartamento e non ricevendo risposta, ha allertato i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e un medico legale. L’accesso all’interno dell’appartamento ha portato al tragico ritrovamento. Il medico ha confermato il decesso, avvenuto verosimilmente a causa di un infarto improvviso.
Un docente stimato tra Veneto e Friuli: il ricordo degli amici
Alessandro Raggiotto, originario di San Donà di Piave, si era trasferito da tempo a San Vito al Tagliamento, dove aveva vissuto in varie zone del paese fino a stabilirsi in centro. Docente apprezzato nel Veneziano e nel Trevigiano, era noto per la sua preparazione e il forte legame con il territorio e con gli studenti. Era separato e padre di due figlie.
Il suo impegno nella didattica e l’interesse per la storia erano riconosciuti anche al di fuori dell’ambiente scolastico. A ricordarlo è proprio l’amico Roberto Medini, che ha dichiarato: “Ci eravamo conosciuti al bar Bacchero anni fa e ci siamo subito intesi. Con lui si parlava di storia, non delle solite chiacchiere”.
Numerosi sono i messaggi di cordoglio espressi da colleghi e conoscenti, che hanno voluto rendere omaggio alla figura di un educatore stimato e appassionato,