Italia & Dintorni

Schlein contro Meloni: “Essere donna non basta, servono battaglie femministe”

La segretaria del Pd critica il governo italiano durante un congresso in Olanda: “Essere premier donna non basta, serve una battaglia femminista”.

“C’è differenza tra essere leader donna ed essere femminista”

Durante il congresso congiunto di GroenLinks e del Partito del Lavoro (PvdA) nei Paesi Bassi, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha lanciato un duro attacco alla premier italiana, senza mai nominarla direttamente. «Noi diciamo di solito che c’è una grossa differenza fra una leader donna e una leader femminista. È inutile avere una donna primo ministro che non lotta per migliorare la vita delle altre donne della nazione», ha dichiarato parlando a Nieuwegein, in Olanda.

L’intervento è arrivato nel contesto di un dibattito tra forze progressiste europee. Schlein ha sottolineato la necessità che chi ricopre ruoli istituzionali di vertice agisca concretamente per migliorare le condizioni delle donne, altrimenti – ha sostenuto – si tratta di una mera questione di forma e non di sostanza.

Le critiche ai tagli sul welfare e alla sanità pubblica

Nel suo intervento, la segretaria dem ha citato le politiche adottate in Italia nell’ultimo biennio come esempio di scelte dannose per le donne: «E possiamo notare questa differenza in quello che ha fatto il governo in questi due anni e mezzo, per esempio, tagliando i fondi per l’educazione dei bambini. Quando si tagliano le risorse per la sanità pubblica e il welfare, sappiamo che cosa accade in Italia: tutto il lavoro di cura non pagato giace sulle spalle delle donne, ed è il motivo per cui restano indietro sul lavoro e anche quando vogliono dare inizio ad un’attività economica».

Un passaggio che intende denunciare l’impatto sociale dei tagli alla spesa pubblica, in particolare nei settori educativi e sanitari, che secondo Schlein ricadono in modo sproporzionato sulle donne.

Aborto e autodeterminazione: “Non basta il genere, servono scelte coraggiose”

Elly Schlein ha poi toccato anche il tema dell’interruzione volontaria di gravidanza, criticando l’approccio dell’attuale maggioranza. «È inutile avere una donna primo ministro se non combatte per migliorare le condizioni di vita e di lavoro di tutte le donne o anche se non lotta per il loro diritto di scegliere sul proprio corpo, perché stanno permettendo agli anti-abortisti di entrare nelle cliniche e negli ospedali per prevenire gli aborti».

Parole dure che, pur non citando mai direttamente la premier Giorgia Meloni, appaiono rivolte chiaramente a lei e alla linea politica dell’attuale governo in materia di diritti civili, sanità e pari opportunità.