Bambino di 7 anni prende un treno da solo per Milano, la mamma: “Voleva solo un gelato”
A Saronno, un bambino di 7 anni si allontana da casa, si libera del GPS e prende un treno per Milano: ritrovato sano e salvo alla stazione Cadorna.
Si allontana da casa e prende un treno per Milano
Un bambino di 7 anni è stato ritrovato alla stazione ferroviaria di Milano Cadorna, dopo essersi allontanato da casa nel pomeriggio del 13 giugno. L’episodio è avvenuto a Saronno, in provincia di Varese, dove il piccolo vive con la famiglia. Secondo quanto ricostruito, il bambino avrebbe deciso di uscire di casa per raggiungere autonomamente il capoluogo lombardo, con l’obiettivo di mangiare un gelato.
La madre, Lisaberta Castaldi, insegnante in una scuola primaria, ha raccontato che il figlio si è tolto volontariamente l’orologio dotato di GPS per evitare di essere rintracciato. “Quel pomeriggio aveva chiesto un gelato, gli avevo detto di no”, ha dichiarato. In seguito all’allontanamento, la famiglia ha lanciato l’allarme e la notizia si è rapidamente diffusa tra i residenti, che si sono attivati nelle ricerche. La situazione ha generato forte apprensione fino al ritrovamento del minore, avvenuto a circa 30 chilometri di distanza, a Milano.
Il ritrovamento alla stazione e le parole della madre
Il bambino è stato identificato dalla Polizia ferroviaria mentre era seduto tranquillamente su una panchina della stazione. Gli agenti, notando la somiglianza con le segnalazioni ricevute, hanno contattato la madre per confermare l’identità. “Quando le forze dell’ordine lo hanno ritrovato e mi hanno telefonato dicendo di essere vicini a un bambino con caratteristiche fisiche simili a quelle descritte da me erano dubbiose che si trattasse di mio figlio. Attendevano la foto, io invece sapevo già che era lui. Con orgoglio ha raggiunto l’obiettivo: quando ce l’hanno mostrato in fotografia era sorridente e contento”, ha raccontato la donna.
Secondo la madre, il figlio presenta una condizione di neurodivergenza, è iperattivo e cognitivamente plusdotato, caratteristiche che lo portano a mettere in atto comportamenti complessi e difficili da contenere. “È un bimbo che riesce a mettere in campo risorse importanti. Contenerle non è facile”, ha aggiunto.
La riflessione della madre dopo l’accaduto
L’episodio si è concluso senza conseguenze fisiche per il bambino, ma ha portato a nuove riflessioni da parte dei genitori sul modo di gestire i comportamenti del figlio. “I suoi obiettivi vanno incanalati”, ha spiegato la madre, sottolineando l’esigenza di adottare strategie efficaci per monitorare e supportare il bambino. “Stiamo cercando soluzioni che ci consentano di monitorarlo, ma quello che vorrei dire è: non permettete agli altri di dire chi è vostro figlio e di cosa è capace”.