Puglia, 67enne muore soffocato davanti al figlio dal fumo di un motore in campagna
Tragedia nelle campagne salentine: un pensionato perde la vita dopo aver inalato i fumi tossici di un motore a scoppio in un deposito interrato.
Fumo letale in un deposito agricolo
Dramma nella serata di martedì 24 giugno in contrada Marche, nelle campagne di Racale, in provincia di Lecce. Un pensionato di 67 anni, Tommaso Cimino, è morto dopo aver inalato i fumi sprigionati da un motore a scoppio. L’uomo si trovava in un piccolo locale interrato adiacente a un pozzo, dove stava probabilmente effettuando dei lavori con la pompa idraulica.
Il denso fumo sviluppatosi nel giro di pochi istanti ha saturato l’ambiente chiuso, provocandogli la perdita di coscienza. Il figlio, allarmato dalle chiamate senza risposta, ha raggiunto la zona agricola e ha trovato il padre agonizzante all’interno del manufatto.
Inutili i soccorsi, choc per il figlio
Immediatamente è stato allertato il 118, ma nonostante i tentativi di rianimazione sul posto, per Tommaso Cimino non c’è stato nulla da fare. Il personale sanitario ha potuto soltanto constatarne il decesso. Il figlio, presente durante le operazioni di soccorso, ha assistito impotente alla tragica fine del genitore.
Sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Gallipoli e i carabinieri della stazione di Racale, per le verifiche di rito. La dinamica dell’incidente, secondo quanto emerso dai rilievi, è stata classificata come accidentale. Non è stato ritenuto necessario procedere con ulteriori accertamenti.
Cordoglio in paese per la morte di Cimino
La salma del pensionato è stata restituita ai familiari su disposizione dell’autorità giudiziaria. In paese la notizia ha suscitato profondo dolore. Tommaso Cimino, descritto come una persona gentile e riservata, era molto conosciuto a Racale. Trascorreva gran parte delle sue giornate nella campagna dove ha trovato la morte.