Vannacci attacca il Pd, “Vuole riempirci di immigrati clandestini”
Il leghista attacca la sinistra e l’Unione Europea durante la visita a Foggia: “Troppa clandestinità, no al debito comune per Rearm Europe”
Foggia, il vicesegretario della Lega accende lo scontro
Nuovo intervento pungente da parte di Roberto Vannacci, eurodeputato e vicesegretario federale della Lega, che ha scelto Foggia per un duro affondo contro l’Unione Europea e le forze di sinistra, con particolare riferimento alla gestione dell’immigrazione. L’occasione è stata un incontro con i giornalisti organizzato nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo dauno, dove Vannacci ha usato toni molto duri.
“Ho visto ancora tante ‘risorse’ che caratterizzano questo quartiere. L’immigrazione clandestina è una delle grandi emergenze da affrontare. A Bruxelles la sinistra continua a bocciare ogni provvedimento volto a limitarla o gestirla”, ha affermato l’eurodeputato.
Il rappresentante leghista ha criticato l’atteggiamento dei gruppi progressisti al Parlamento europeo, accusandoli di rigettare qualsiasi proposta relativa al finanziamento di barriere fisiche ai confini, alla creazione di hub di accoglienza fuori dall’UE, e alla condizionalità dei fondi ai Paesi d’origine legata agli accordi sui rimpatri. “È evidente che la Sinistra non fa gli interessi dei pugliesi, degli italiani e in particolare dei foggiani”, ha dichiarato.
No al piano Rearm Europe: “Serve sovranità, non debito comune”
Vannacci ha poi espresso la sua totale contrarietà al piano Rearm Europe, recentemente rilanciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che prevede l’attivazione di 150 miliardi di debito comune per sostenere l’industria della difesa. Per il leghista si tratterebbe solo di un’operazione a vantaggio di Germania e Francia, e a scapito dell’interesse italiano.
“La Lega è fermamente contraria a un piano che prevede 150 miliardi di debito comune. È una minaccia alla sovranità nazionale”, ha sottolineato.
Diversa invece la posizione del vicesegretario sulle forze armate italiane: “Negli ultimi 30 anni abbiamo ridotto drasticamente le nostre forze armate. Oggi paghiamo il prezzo di quelle scelte. Dobbiamo tornare a dotarci di strumenti di sicurezza efficienti”.
Terzo mandato bocciato: “Ma la politica non cambia”
L’intervento di Vannacci arriva poche ore dopo la bocciatura in Commissione Affari Costituzionali del Senato dell’emendamento voluto dalla Lega per introdurre il terzo mandato per i presidenti di Regione. La proposta ha ottenuto solo cinque voti a favore, tra cui quelli di Italia Viva e del gruppo delle Autonomie. Si sono invece astenuti Alberto Balboni e Domenico Matera di Fratelli d’Italia, mentre il resto della maggioranza e tutte le opposizioni hanno votato contro.
“Andremo avanti con due mandati. Se la norma non è stata abrogata, si valuterà in un altro momento. Ma l’elettore ha sempre ragione”, ha dichiarato Vannacci. E ha concluso: “La politica fondamentale non cambia”.